Non ha dubbi Flavio Zappi su come allenare i 18 ragazzi della sua multinazionale: un norvegese, due danesi, irlandesi, neozelandesi, un australiano, uno
scozzese… E la filosofia con cui cerca di educare la sua giovane squadra “globale” probabilmente è alla base della sua prima scelta, quella del luogo.
Alla Spagna Flavio Zappi preferisce la Romagna: il campo base durante l'inverno e la primavera 2020 sarà Riccione. I 5 gradi in meno non compromettono certo la preparazione e forse consentono un acclimatamento più rapido alle temperature delle prime corse dell'anno. La tropicalizzazione ha reso il clima anche troppo asciutto.
Servirà del tempo per avere i manti stradali della Spagna, ma la mancanza del traffico prodotto dalle industrie, completamente assenti in questa parte della regione, e la benevolenza dei guidatori romagnoli fanno sentire sicuri i suoi ragazzi.
Flavio sa inoltre, e soprattutto, che in Romagna trova gli Appennini, che nei giri "lunghi" si srotolano magnificamente nella Marche. Non occorre scomodare Marco Pantani ed i suoi ritiri all'Hotel Savioli Spiaggia nel mese di Gennaio. Lasciamo Marco nel profondo dei nostri cuori.
Ora gli Appennini hanno recuperato la dovuta fama grazie alla generosità di “corse” organizzate. Mauro Vegni dopo la crono sanmarinese di Montegiardino accenderà le tv di tutto il mondo sui Nove Colli della Regina delle Granfondo, concepita genialmente mezzo secolo fa a Cesenatico, e Adriano Amici condurrà con esperienza le ammiraglie di squadre giovani e World Tour a braccetto, sul Carpegna della Ride Riccione.
Ma soprattutto i giovani del Team Zappi stanno già "riscoprendo" le salite che portano ai gioielli medioevali del Montefeltro, grazie all'estro ciclo-scenografico dell'organizzatore della loro corsa, Mister Marco Selleri, patron che disegna con amore e originalità il Giro d'Italia Under 23.
Lo spirito ideale e moderno che traspare da questa manifestazione è lo stesso che anima la filosofia e la dimensione etica del lavoro del Team Zappi: questi ragazzi in Romagna allenano le gambe e allenano i loro valori. Valori che vanno oltre il puro risultato agonistico e che accompagneranno per sempre questi giovani ciclisti provenienti da tutto il mondo.
Non nascondiamo il fatto che il sangue romagnolo di Flavio, nonostante il suo passaporto inglese, possa averlo un po’ condizionato nelle
scelte... per fortuna !