Tra i ventisei corridori che quest'anno debutterranno tra i professionisti c'è Christian Scaroni. Classe 1997, bresciano di Botticino Sera, diplomato meccanico, Scaroni ha raggiunto l'obiettivo che tutti i corridori inseguono, il professionismo. Attraverso una bella carriera tra i giovani (è stato Campione Italiano Juniores ad Abano Terme nel 2015, ndr), e quattro anni con i dilettanti l'ultimo dei quali in Francia, con la Continental Groupama FDJ, hanno contribuito alla maturazione del giovane lombardo.
Cosa ti aspetti dal 2020?
«Sarà la mia prima volta da professionista e come tale cercherò di accumulare esperienza mettendomi a disposizione di Canola e Velasco i due leader della nostra squadra. Poi, se capiterà l'occasione giusta proverò a giocare le mie carte".
Con la Groupama FDJ lo scorso anno hai comunque disputato molte gare anche con i professionisti: quanto ti è servito?
«E' stato fondamentale per la mia crescita, per capire il mondo del grande ciclismo, dove bisogna alzare l'asticella e mordere il manubrio. Rispetto alle corse dei dilettanti è un altro mondo, un altro modo di pensare, di pedalare, di ragionare. Ringrazio il team francese per avermi dato questa opportunità che sicuramente mi servirà in futuro».
Hai già fatto un collegiale di tre settimane a Calpe, Spagna, con la tua nuova squadra, la russa Gazprom RusVelo Colnago: che ambiente hai trovato?
«Ho trovato un gruppo di persone organizzate e professionali dove non manca nulla, tutti rispettano tutti. Un bellissimo ambiente, tranquillo e dove non manca la voglia di fare. Con Michele Devoti, il direttore sportivo, c'è un clima molto familiare, ma anche con i meccanici e i massaggiatori si è già creato un buon feeling. Sono queste le cose importanti per partire con il piede giusto».
Come ti stai preparando in vista dell'esordio in gara che sarà in Spagna, alla Challange Mallorca nei primi giorni di febbraio?
«Mi alleno sulle strade di casa mia, nel Bresciano, naturalmente con temperature ben diverse dai 22-23 gradi di Calpe. Qua fa freddo e bisogna coprirsi per non ammalarsi. Però tra una decina giorni tornerò a Calpe per uno stage di due settimane durante il quale avrò la possibilità di rifinire la la condizione in vista del debutto a Mallorca».
Qualche timore in vista l'esordio?
«E' una sfida che si presenta impegnativa nonostante qualche timore iniziale e le normali difficoltà nell'integrarmi nel nuovo ambiente. Spero di partire bene e come primo obiettivo ripagare la fiducia che il team ha riposto nei miei confronti».
Dopo Mallorca, cosa prevede il tuo calendario?
«Sicuramente disputerò il Trofeo Laigueglia e il Giro di Sicilia, due appuntamenti importanti che figurano nelle gare Pro Series scelte dalla UCI Mi piacerebbe correre un grande Giro. Dovendo scegliere, direi il Giro d'Italia, ma ancora non sappiamo se la nostra squadra sarà invitata. In caso contrario andrebbe bene anche una corsa monumento come la Milano-Sanremo».
Buoni proposti quelli di Scaroni, che ha chiuso la passata stagione con cinque successi due conquistati in Francia, nel Trofeo de L'Essor e nel Grand Prix de Puylobier, e tre al Giro della Nuova Caledonia nella quinta, settima e ottava tappa. Intanto sta accumulando chilometri e chilometri in sella, perfezionando ora dopo ora la sua condizione di forma in vista del secondo training camp con la Gazprom RusVelo Colnago in Spagna. Proprio da Calpe partirà la marcia di avvicinamento verso il giorno del grande debutto.
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