TREVISO Tempi duri per gli indisciplinati sulle due ruote. Stavolta però non ci sono nel mirino le condotte di guida e le velocità eccessive dei centauri, spesso vittime di incidenti con conseguenze anche tragiche, ma le abitudini scorrette di chi usa la bici. La Polizia locale di Treviso ha infatti intensificato i controlli ed elevato le prime sanzioni: sei quelle comminate ad altrettanti ciclisti “fuorilegge”: 18 euro a testa per la mancata presenza dei fanalini durante le ore notturne. L’obiettivo non è certamente quello di fare cassa, ma prevenire gli incidenti.
LE SEGNALAZIONI: La decisione presa dalla polizia locale trevigiana è figlia anche delle decine di segnalazioni giunte al comando di via Castello d’Amore da parte degli automobilisti. La denuncia è sempre la stessa: biciclette che viaggiano se strade e piste ciclabili senza fanali. In pratica invisibili per chi, al volante, se le ritrova davanti senza poter far nulla, se non affidarsi alla fortuna, per evitare di travolgerle. a essere più a rischio, al contrario di quello che si potrebbe pensare, non sono le strade periferiche ma quelle cittadine. Se da un lato è vero che le velocità in centro sono più contenute, è altrettanto vero che i comportamenti più scorretti dei ciclisti si verificano proprio per le vie della città. Colti sul fatto, i ciclisti sanzionati non hanno sollevato polemiche comprendendo, sostengono gli agenti della Polizia locale, la bontà dei controlli: «La sanzione è di 18 euro - conclude il comandante Gallo - e solitamente viene sempre accettata con tranquillità dai ciclisti perché si rendono conto del grosso rischio che hanno creato per se stessi e per gli altri utenti della strada». In altre parole riconoscono l’errore e, visto l’importo tutto sommato esiguo anche se fastidioso, dimostrano di aver imparato la lezione.
FONTE www.gazzettino.it