Da molti anni la nazionale femminile è un punto di forza del ciclismo italiano: le donne non hanno mai mancato di portare a casa preziose vittorie e medaglie nelle spedizioni azzurre e anche quest’anno non si sono smentite. Anche se i Mondiali su strada sono andati diversamente da come ci si sarebbe aspettati - per la prima volta non sono arrivate medaglie - la stagione è stata costellata dalla conquista di molti traguardi
Il movimento femminile azzurro si è confermato ai vertici del ciclismo mondiale raggiungendo il secondo posto nel ranking mondiale ed europeo dietro una nazionale olandese che fa sempre piazza pulita di tutti i titoli disponibili.
Ai campionati europei su strada ad Alkmaar l’Italia è riuscita a raccogliere molte soddisfazioni: tra le under 23 Letizia Paternoster he regalato alla nazionale il titolo su strada grazie ad una volata imperiosa, mentre a cronometro Elena Pirrone ha raggiunto la terza piazza. Tra le èlite c’è il bellissimo argento europeo di Elena Cecchini e un bronzo nell’innovativa prova del Team Relay grazie ad Elisa Longo Borghini, Silvia Valsecchi e Vittoria Guazzini.
Un settore, quello femminile che non manca mai di raggiungere grandi risultati, ma neppure di stupire. Anche quest’anno le atlete italiane hanno fatto incetta dei premi più in tutti i settori del ciclismo. Grande punto di forza è senza ombra di dubbio la pista dove le italiane junior e under 23 sono ormai da molti anni punto di riferimento del panorama europeo e mondiale, ma anche il fuoristrada e in particolare la BMX ha portato a casa enormi risultati.
La caratteristica che emerge con maggiore chiarezza in questa giornata di Giro d'Onore è la multidisciplinarietà portata avanti dalle atlete italiane: un impegno importante, ma anche essenziale per avere una preparazione completa e crescere in entrambe le discipline. Un punto di forza che diverrà fondamentale per affrontare l’anno olimpico nel migliore dei modi.