Primoz Roglic ha trovato il suo luogo del cuore: si chiama colle di San Luca e ogni volta che sale quassù... vince. Era successo a maggio per la prma tappa del Giro d'Italia, si è ripetuto oggi nell'edizione 102 del Giro dell'Emilia.
«Cosa devo dire? Conosco bene questa salita, avevo già vinto qui e oggi sono riuscito a ripetermi al termine di una grande gara, nella quale i miei compagni di squadra hanno fatto un lavoro straordinario - spiega Roglic, più felice ed espressivo di quanto lo sia solitamente - Sono stati talmente bravi che... sulla salita finale ho spinto anche per loro, se lo meritavano. Il mio programma? Naturalmente resto in Itala, martedì correrò a Varese la Tre Valli e quindi sabato il Lombardia».
Adriano Amici l'ha accolto come un figlio, coccolandoselo alla partenza e all'arrivo, e lo sloveno ha risposto all'affetto facendo esaltare i tanti tifosi presenti in salita: «C'è sempre moltissima gente, la vittoria di oggi mi è piaciuta come quella del Giro. Sono abbastanza sorpreso di essere ancora in buona forma, visto che sono competitivo da inizio stagione. Abbiamo terminato la Vuelta qualche settimana fa però la gamba c'è ancora, non mi posso lamentare».
L'ex saltatore con gli sci è poi tornato sul mondiale dello Yorkshire, che non lo ha visto brillante come praticamente in tutte le altre gare della stagione: «Nello Yorkshire era difficile fare meglio di quanto abbia fatto, sono stat in fuga, ma il percorso non era particolarmente adatto ad uno con le mie caratteristiche. Sono comunque andato meglio di tanti altri uomini da Grandi Giri; in quel tipo di corse devo ancora fare un po' di esperienza. Il giorno della crono invece non ne avevo per fare meglio».
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