Mikel Landa non concluderà la sua avventura in Movistar con un risultato di spessore. Al via del Giro dell'Emilia, il basco, che dal 2020 indosserà la casacca della Bahrain-Merida, sa già di non poter lottare per la vittoria oggi verso il Santuario di San Luca, ma neanche nei rimanenti appuntamenti italiani. «Dopo il Tour ho completamente staccato la spina. Sono stato in vacanza, sono tornato e mi sono allenato, ma non sono competitivo e non ho ambizioni personali per questo finale di stagione. Cercherò di concludere al meglio la mia esperienza in Movistar, cercando di essere utile ai miei compagni» ha ammesso con onestà a tuttobiciweb.
Il biennio con la squadra spagnola lo ha visto alzare le braccia al cielo solamente due volte, entrambe su suolo italiano, alla Tirreno-Adriatico nel 2018 e alla Settimana Coppi e Bartali quest'anno. Pur confermandosi come uno dei migliori scalatori in circolazione, per l'ex Astana è mancato lo squillo di prestigio, che d'altronde sta cercando da quando è professionista.
Proprietario della Fundacion Euskadi, Landa ha fatto il punto sulla situazione del ciclismo basco dopo l'annuncio della chiusura dell'Euskadi-Murias a fine anno: «È un peccato, non è mai facile trovare sponsor che credano nel progetto. Personalmente continuerò a portare avanti quello della Fundacion Euskadi, con l'obiettivo di dare la possibilità ai giovani baschi di competere al più alto livello possibile. Per il 2020 abbiamo già ottenuto la licenza Professional, che per noi è un bel passo avanti e non posso che essere contento di questo».
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