La Cina potrebbe aver trovato il suo vero talento per le corse a tappe, un corridore dalle potenzialità così tutte da esplorare che lui stesso non ha bene chiaro dove potrà arrivare. Lyu Xianjing ha vinto il Tour of China II 2019 arrivando secondo dietro a Kevin Rivera nella tappa regina (la penultima) e ha conquistato la maglia gialla finale per un solo secondo.
Abbiamo avuto modo di intervistarlo al termine della corsa, appena un assaggio, ma merita più approfondimento.
Quali sono state le tue sensazioni dopo aver conquistato la maglia gialla?
«Una grande felicità, è una sfida per me e voglio lavorare ancora più intensamente. E mi sento così bene che anche se oggi non è un arrivo adatto a me vorrei provare a conquistare l’ultima tappa dato che ieri sono arrivato secondo».
Quanto è stata una sorpresa ieri prendere la leadership, ti eri reso conto che potevi diventare maglia gialla?
«È stata una bella sorpresa perché non sono così esperto di corse su strada e forse anche gli altri corridori non mi conoscono ancora bene».
L’anno scorso hai avuto un’ottima performance ad Hainan con la maglia a pois, quanto pensi di essere migliorato?
«Ora sono conosco qualcosa di più, anche a proposito del lavoro di squadra. Ma ho ancora tanto da scoprire e conoscere. Ho corso tanto con la mountain bike, ma poco con la bici da corsa e ieri sono arrivato secondo anche per questo motivo».
Quando hai iniziato ad andare in bici?
«Ho iniziato a correre a 13 anni e l’anno dopo a gareggiare con la mountain bike. Nel 2017 ho iniziato un po’ per volta con gli allenamenti in bici da corsa»
Chi ti ha ispirato a iniziare ad andare in bicicletta?
«Ho iniziato a scuola, il mio allenatore mi ha avvicinato per la prima volta a una bicicletta e mi ha mostrato una gara in TV, era un campionato del mondo di mountain bike. Mi è piaciuto molto e così ho voluto provare. Per me MTB o strada non fa differenza».
Quali sono le corse dei tuoi sogni?
«Tour de France e i gran tour. Vorrei davvero mettermi alla prova sulle corse più importanti del mondo».
Tokyo 2020 è un tuo grande obiettivo?
«Si, darò il mio meglio alle Olimpiadi, non so quale risultato potrò raggiungere, ma farò del mio meglio provando a migliorare sempre di più».
Grazie ai social network la tua vittoria potrà arrivare a milioni di bambini che potrebbero prenderti a ispirazione
«Spero di poter diventare un punto di riferimento in Cina e anche un leader a livello mondiale come Sagan, per ispirare tanti bambini e aiutare il ciclismo a crescere sempre di più nel mio paese».
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