Julian Alaphilippe è carico, motivato, convinto. E concentrato sul più grande degli obiettivi, al termine di una stagone favolosa che lo ha visto, tra l'altro, vincere la Milano-Sanremo e indossare la maglia gialla del Tour de France per quattordici giorni.
«Ho sorpreso me stesso alla Milano-Sanremo, ho vissuto momenti indimenticabili al Tour e nelle classiche: è stata una stagione incredibile. E naturalmente ho il mondiale in testa. Che sia quest'anno o nelle prossime stagioni della mia carriera, è la corsa che mi fa sognare. La corsa che sogno di vincere. La maglia arcobaleno è la più bella, è il Santo Graal del ciclismo».
E di sogni quest'anno il 27enne francese ne ha già realizzati parecchi: «Vincere una tappa al Tour come ho fatto è stato meraviglioso, ma indossare la maglia gialla è qualcosa che sognavo da sempre. Nella mia testa c'era l'obiettivo di conquistarla per qualche giorno e poi mi sono trovato inaspettatamente a lottare per la vittoria finale nella Grande Boucle. Non avrei mai pensato fosse possibile una cosa del genere. E dopo un sogno così, perché non pensare al mondiale? Il percorso è duro e mi piace, avrò al mio fianco una squadra forte (Julien Bernard, Rémi Cavagna, Benoît Cosnefroy, Tony Gallopin, Christophe Laporte, Anthony Roux e Florian Sénéchal, ndr), ci sono tutti gli ingredienti per vivere una grande giornata».
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