Tornato in calendario lo scorso anno, il Deutschland Tour si prepara a vivere un’edizione davvero speciale. Il percorso di quest'anno porterà il gruppo per quattro giorni nel cuore della Germania nel trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino. Dopo la partenza da Hannover e un probabile sprint ad Halberstadt, le tre tappe successive a Gottinga, Eisenach ed Erfurt proporranno finali più esigenti.
Le stelle tedesche. Con Emanuel Buchmann il ciclismo tedesco ha finalmente di nuovo un corridore che può lottare per i primi posti nei Grandi Giri. Al Tour de France Buchmann è giunto quarto e ha anche obiettivi importanti per il Deutschland Tour. «È fantastico per me poter correre davanti ai tifosi tedeschi. Il percorso è probabilmente troppo facile per me, quindi sosterrò la mia squadra. Abbiamo corridori forti e vogliamo vincere almeno una tappa con Pascal Ackermann. Ma penso che si possa fare qualcosa nella classifica generale».
Da parte sua Nils Politt punta al massimo risultato: «Sarà un altro bellissimo giro in Germania e spero di vedere molte persone sulla strada ad applaudire. Quest'anno il campo di partenza è molto buono e vedo la Deceuninck-Quick-Step come favorita. Io andrò avanti di giorno in giorno, l'ho fatto l'anno scorso e ha funzionato bene».
Pascal Ackermann punterà in particolare sulla prima tappa, quella per i velocisti per continuare la sua grande stagione dopo le due vittorie al Giro d'Italia.
I giovani Kämna e Evenepoel. Al via anche due talenti ormai conclamati, seppur giovanissimi, come Lennart Kämna e Remco Evenepoel. Il belga che ha vinto a San Sebastian spiega: «Per me è la prima gara in Germania, mi sento fresco e motivato. Noi della Deceuninck-Quick Step con Julian Alaphilippe e Yves Lampaert abbiamo anche altre buone carte da giocare.: penso che le tappe numero due e quattro saranno decisive per la classifica generale».
E poi Vincenzo Nibali. «L’ultima volta che sono stato al Deutschland Tour è stato nel 2005 e alla fine ricordo di essere stato molto stanco e stressato. Il campo di partenza è molto forte quest'anno. Le tappe sono emozionanti, ma non abbastanza impegnative per me, che oltre tutto sono al rientro. Ecco perché lavorerò principalmente per il nostro velocista Sonny Colbrelli».
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