Pian piano sta cominciando a farsi vedere davanti sempre di più. Nicola Conci ha chiuso al settimo posto la tappa regina dell'Adriatica Ionica Race, balzando al quinto posto in classifica generale. È stato di gran lunga il miglior italiano al traguardo, a conferma del fatto che il trentino è uno dei migliori prospetti del nostro movimento: «Direi che non sono andato male - ammette a tuttobiciweb - Badilatti ha fatto un ritmo altissimo e poi quando è partito Hermans sono rimasto un po' piantato e ho deciso di andare su più regolare. Nell'ultima discesa ho anche provato ad allungare e ho visto che in tanti stavano soffrendo, poi purtroppo non abbiamo trovato la giusta collaborazione e non siamo riusciti a dare continuità all'azione».
Domani, con l'arrivo sul Monte Quarin a Cormons, potrebbe avere un'altra chance: «Domani è una tappa che fa gola a molti, però mi sembra difficile possano esserci differenze tra i corridori della classifica generale. Al momento mi sento abbastanza esplosivo, quindi potrei anche provarci in un arrivo come quello di Cormons, con una breve salita di due chilometri».
Per alzare le braccia al cielo manca ancora un ultimo step: «Questo inverno sentivo di essere cresciuto molto, però non sono riuscito ad ottenere grandi risultati nella prima parte di stagione. C'è da dire che ho fatto solo corse di primo piano, da Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Paesi Baschi al Giro d'Italia e Giro di Svizzera, quindi emergere non era facile. Dopo i Campionati Italiani mi sono riposato un po', sono tornato in bicicletta la scorsa settimana e sinceramente non mi sentivo benissimo. In questa corsa però mi sto comportando bene, si vede che le tre settimane del Giro stanno dando i loro frutti».
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