PROFESSIONISTI | 26/07/2019 | 07:36
Ha onorato la kermesse che ha aperto la seconda edizione dell’Adriatica Ionica Race, ma non se l'è sentita di affrontare lo sterrato della seconda tappa. Daniele Bennati, al rientro alle corse dopo meno di tre mesi dal brutto infortunio di fine aprile alla Vuelta Castilla y Leon, non si è ancora ripreso completamente.
Se la frattura della clavicola destra è stata risolta dall'operazione, la vertebra dorsale rotta gli procura ancora dolori e fastidi nella respirazione. L'aretino che a settembre compirà 39 anni dopo il Giro d'Italia vinto dal compagno Richard Carapaz e il Tour de France, che ieri ha applaudito Nairo Quintana, probabilmente sarà costretto a saltare anche la Vuelta a España.
«Avrei voluto concludere la mia carriera disputando un grande giro, purtroppo la fortuna non mi ha assistito. Farò del mio meglio per tornare competitivo, ma la schiena ha bisogno di tempo. La Movistar tiene molto alla Vuelta, giustamente vorrà schierare gli uomini più in condizione a disposizione». Pro' dal 2002 e bandiera della squadra azzurra, il “Pantera” ha vinto tre tappe al Giro, due al Tour e sei alla Vuelta. In scadenza di contratto, se avrà voglia di tenere duro un altro anno, nel 2020 potrebbe ricoprire il ruolo di chioccia in un team improntato alla crescita dei giovani. Le offerte non mancano.
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