Ha dovuto aspettare qualche mese di troppo, ma Phil Bauhaus è finalmente riuscito ad alzare le braccia al cielo con la maglia della Bahrain-Merida. Il 25enne tedesco ha fatto sua la prima volata dell'Adriatica Ionica Race, che gli permetterà anche di indossare la maglia di leader nella frazione di domani. «Abbiamo fatto un ottimo lavoro, abbiamo preso la testa a due giri e mezzo dalla fine, dimostrando un tempismo perfetto - spiega a tuttobiciweb - All'ultima curva ho preso la ruota di Hodeg e negli ultimi metri sono riuscito a saltarlo. Da molto tempo aspettavo questa vittoria, è la prima con la maglia della Bahrain-Merida, e penso che ce la meritavamo davvero».
Mentre la squadra è nell'occhio del ciclone per il caso Rohan Dennis al Tour de France e per la scarsa forma di Vincenzo Nibali, il velocista tedesco fa da toccasana per la formazione araba. Cresciuto alla stregua dei grandi velocisti tedeschi, Bauhaus sta cercando di ritagliarsi il suo spazio all'interno di un organico che non può fornirgli un vero e proprio treno: «I miei scudieri qui sono Sieberg e Haussler, che oggi hanno fatto uno splendido lavoro. Quando ero piccolo il ciclismo era molto seguito in Germania, erano i tempi di Ullrich e Zabel, li ammiravo molto. Sono cresciuto nello stesso paese di Marcel Kittel, spesso ci siamo allenati insieme, poi mi sono trasferito a Colonia dove invece ho potuto apprendere i trucchi del mestiere da André Greipel, che per me è un punto di riferimento. Adesso, però, è giunto il momento che trovi la mia strada».
E nel tempo libero cosa fa questo possente tedesco? «Guardo lo Schalke 04, sono un grande appassionato di calcio. Arriviamo da una stagione molto negativa, speriamo di rifarci quest'anno».
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