Una bella prova quella di Alberto Bettiol ai campionati italiani su strada, che si è aggiudicato il terzo gradino del podio l termine di una corsa resa dura dalle squadre più numerose e dal caldo.
«Oggi siamo partiti fortissimo, tutti avevamo il presentimento che la corsa sarebbe stata molto dura, infatti sia la Neri Sottoli che la Bardiani hanno tenuto un ritmo incredibile - racconta Bettiol nella conferenza stampa di fine corsa -. Non avendo la radio era difficile capire come stesse andando la corsa, ad un certo punto ci hanno detto che davanti c’era Formolo con 35”, era scatenato e ho capito che tutti erano un po’ preoccupati. Quando ho visto tirare Nibali ho capito che la Bahrain avrebbe puntato su Colbrelli. Pozzovivo ha fatto delle trenate incredibili e così ho deciso di prendere la loro ruota, ma ho tenuto sotto controllo anche Aru e Ulissi che cercavano in ogni modo di anticipare tutti».
Bettiol si è presentato al va degli italiani come unico membro della sua squadra e come egli stesso ammette la sua condotta di gara non poteva che essere obbligata. «Fino a questa mattina avevo in testa di correre di rimessa e di dare tutto nell’ultimo giro. Io ero da solo, non potevo fare molto, l’unica carta a mia disposizione era quella di farmi portare fino agli ultimi metri, a quel punto avrei potuto giocarmela con tutte le forze che avevo».
Sembra essere un periodo di forma per portacolori della Ef Educational che, dopo il secondo posto nella cronometro di venerdì, conquista ancora un altro podio. «Quella di oggi per me è stata una bella prova, importante se penso che ritorno a correre dopo un periodo in altura e il mio prossimo appuntamento sarà il Tour de France. Certo, vincere sarebbe stato un sogno soprattutto perché per un anno avrei portato la maglia tricolore, però devo ammettere che sono più arrabbiato per la prova di venerdì: non ho ancora digerito quei 52 centesimi a causa dei quali ho mancato il titolo italiano, mi chiedo in continuazione doveli ho persi...».
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