
Salendo sul podio di Verona Vincenzo Nibali centra un record: per sei volte è nei primi tre in sei edizioni consecutive del Giro. Terzo nel 2010, 2° nel 2011, primo nel 2013 e 2016, terzo nel 2017 e secondo quest'anno: nemmeno Coppi, Bartali, Merckx o Gimondi hanno fatto meglio nella corsa rosa. Un primato che lo inserisce ancor più di diritto tra i grandissimi di questo sport.
«Non ho nessun rimpianto, ho fatto un bel Giro. Questa edizione è stata difficile e combattuta. Ho trovato sulla strada grandissimi rivali. Carapaz ha dimostrato una super condizione e con la sua Movistar ha disputato una corsa perfetta. Forse a Courmayeur ci siamo marcati troppo e abbiamo commesso un piccolo errore, ma Richard non ha rubato nulla e le gambe erano quelle che erano, per tutti. Non sono trascorsi 6 mesi dal mio incidente all’Alpe d’Huez e l'infortunio alla schiena, tornare a lottare per la vittoria nella classifica generale non era semplice nè scontato. Ho lottato fino alla fine, va bene così».
Dopo qualche giorno di meritata vacanza lo Squalo inizierà a pensare al Tour de France: «Si è detto molto della mia volontà di correre sia il Giro che il Tour ma ho sempre ribadito che il mio primo obiettivo era il Giro. Vedremo come risponderà il mio fisico ma per la Grande Boucle la vedo difficile pensare di puntare alla classifica, forse mi converrà puntare alle tappe e alla maglia a pois».
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