La maglia rosa è sempre più salda sulle spalle di Richard Carapaz. L'ecuadoriano della Movistar oggi con Vincenzo Nibali (ora 2° nella classifica generale a 1'47" da lui, ndr) è riuscito a distanziare Miguel Lopez di 24” e soprattutto Primoz Roglic di 1’23”.
«Oggi abbiamo vissuto una tappa difficile, con tanto dislivello e condizioni climatiche logoranti. La mia squadra è forte e ancora una volta si è dimostrata all'altezza della situazione. Quando Nibali ha attaccato abbiamo controllato la situazione. Nel gruppo dei migliori con i miei compagni eravamo in maggioranza, non abbiamo mai perso il controllo della situazione - racconta dopo la cerimonia di premiazione. - Per quanto ci riguarda è stata una giornata perfetta. Avere distanziato Roglic è importante. La classifica è il riflesso del buon lavoro che abbiamo svolto, ma restiamo con i piedi per terra. A Verona manca ancora tanto. Dobbiamo mantenere la calma e continuare a ragionare giorno per giorno».
E ancora: «Pensando a Verona, aver guadagnato su Roglic è una cosa positiva. Il Mortirolo è stato duro per tutti, ognuno a suo modo ha sofferto perché la salita ha fatto una grande selezione. Io e Nibali ci siamo trovati insieme davanti, ci siamo accorti subito che potevamo guadagnare qualcosa e così nel tratto nella valle abbiamo collaborato, devo dire che è stata la scelta vincente»
Infine Carapaz, alla domanda di chi sia ora l’avversario più temibile decide di sciogliere ogni dubbio: «A questo punto c’è una visione molto chiara di chi può lottare per la generale e chi no. Nibali è sicuramente il rivale più pericoloso, ma il Giro è ancora lungo e ci aspettano molte montagne da scalare».
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