E-BIKE, UN'ESPERIENZA CHE NON HA LIMITI

REPORTAGE | 27/05/2019 | 07:42
di Pietro Illarietti

E’ allenante? Sì? 


Si fa fatica? Certo anche se siamo a noi a scegliere quanto.


E’ come un motorino? No, per nulla.

 

Rispondo subito a queste che sono le tre domande che mi vengono poste quando si parla di E bike. In questo caso di una De Rosa E bike che è un vero e proprio oggetto di culto. La bici è un fattore di pelle, De Rosa direbbe di cuore, e in questo caso l’empatia è immediata vista la bellezza del prodotto. 

 

L’ESPERIENZA SULLA STRADA: 2 prove completamente differenti. La prima in pianura, quasi 100 km in gruppo da Parma a Novi Ligure. La seconda con salite fino a 9 km, sempre nel gruppone del Giro E per raggiungere Pinerolo.

 

IN SELLA: Subito una sensazione di agio perché il blocco motore (2,3 kg) non sbilancia la bici che mantiene le stesse geometrie della bici da strada classica e (come è possibile vedere nel video dedicato) ad un occhio non attento potrebbe sfuggire il fatto che si tratti di una bici E. 

 

La prima prova è presto spiegata. Essendo tutta pianura con una velocità di quasi 40km/h non abbiamo avuto quasi mai occasione usufruire del supporto del Bafan M800 da 250 watt.

 

Piccole precauzioni però su alcuni cavalcavia: velocità che si abbassa e piacevole spinta di supporto. L’attenzione va agli altri, essendo un gruppone, perché la spinta del sistema E potrebbe sorprendere i meno esperti.

 

LE SALITE: Il vero e proprio test arriva il secondo giorno con una serie di saliscendi impegnativi di Pinerolo e dintorni. Sulla prima salita provo tenere il motore spento perché la bici mi permette di farlo. E’ scorrevole e pesa 12,8 Kg. Decisamente avanti rispetto ai competitors che al momento viaggiano sui 20 Kg.  Mi accorgo che gli altri salgono leggeri e veloci. Le gambe lavorano sempre più fino a quando decido di passare alla modalità 1 e poi, per recuperare meglio, a quelle superiori. Dopo 3 ore di pedalata, su un percorso ricco di rilanci, è molto piacevole sentire la spinta di supporto che a 25km/h si disinnesta.

 

GLI AMICI: Piccola digressione. Mi accorgo che in gruppo ci sono tante persone non allenate, la E bike permette loro di rimanere agevolmente insieme al resto dei partecipanti. Una bellissima soluzione per allargare le compagnie di pedalatori o estendere l’invito a nuovi fruitori del ciclismo.

 

 

PSICOLOGIA: Si sale su una salita di 9 km. Provo a tenere il motore in modalità eco, il minimo (ricordo che vi sono anche Tour, Sport, Turbo). Mi accorgo subito che tutti partono invece al massimo. Questo cosa vuol dire? Che la presenza del motore regala ai ciclisti una certa sicurezza e molti, o meglio tutti, spingono al limite.  Stiamo salendo quasi alla stessa velocità che terranno i professionisti, siamo oltre il 10% di pendenza. Per sfruttare al meglio la spinta è importante tenere una buona cadenza e questo ti affatica. 

 

A questo punto vi sono due opzioni. Spingere come un dannato con conseguente mal di gambe in acido lattico, oppure cullarsi nel paracadute della pedalata assistita. Alla fine i meno preparati cedono, ma non crollano per via del supporto e tutti arriviamo in cima.

 

CONCLUSIONI: A fine giornata sono tutti al traguardo. Più di tre ore in sella e affiora una sana fatica. Qualcuno ha consumato tutta l’energia (i meno allenati o i più pigri) gli altri hanno ancora della riserva.

 

COSA MI E’ PIACIUTO: Trovo il prodotto E ottimo, la bici De Rosa sicuramente superiore alla media. Si tratta di una vera E da corsa, senza compromessi. La batteria non è nascosta ma è lì che si dichiara, seppur ben integrata nel telaio

 

IL FUTURO? L'evoluzione porterà ad ulteriori accorgimenti (miniaturizzazioni, batterie più performanti). Ci sarà una conversione delle bici verso il prodotto E? In Formula Uno ad esempio si ipotizza il passaggio dai motori tradizionali a quelli E visto che il mercato andrà in quella direzione. In questo caso la bicicletta è già di per sé un prodotto ecologico e difficilmente vi sarà una sovrapposizione, semmai un allargamento del mercato. 

 

TORNARE ALLA BICI TRADIZIONALE: Ci si abitua in fretta alle cose belle e al comfort, ma devo dire che una volta tornato su una classica bici da corsa mi sono accorto di avere migliorato la mia forma. Il fatto di aver percorso 200 km in due giorni, senza esagerare nello sforzo, mi ha permesso di salire di condizione.

 

Per saperne di più sul prodotto ecco il video.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un altro grande amico del ciclismo ci ha lasciato. Alexander Gufler era un ragazzo che in gruppo ci era stato: aveva corso tra i dilettanti con le maglie della Bibanese, della Egidio Unidelta e della Ciclistica 2000, arrivando alle soglie...


Il veloce ed esplosivo Javier Serrano madrileno continuerà almeno per un’altra stagione a vestire la maglia del Team Polti Kometa. Sarà la terza per lui in prima squadra dopo l’approdo nel 2022 nella formazione U23 e la promozione l’anno successivo....


Lo scalatore Cesare Chesini è il primo nuovo innesto della formazione 2025 ufficializzato dal Team MBH Colpack Ballan CSB. Il corridore, classe 2004, è nato l’11 marzo e risiede a Sant’Ambrogio Valpolicella, in provincia di Verona.Nel 2024 l’atleta si è...


Pantaleo ha realizzato “Il Sogno più Grande”: incontrare Vincenzo Nibali. Scelto tra centinaia di bambini italiani che hanno partecipato al concorso nazionale indetto da CONI e ITA Airways, il giovanissimo biker di Molfetta ha raccontato in un video tutta l’energia, la passione e...


Comincia il mese di dicembre e subito per gli appassionati arriva un gustoso regalo... Domenica 1° dicembre, infatti, su tuttobiciweb e Ciclosmo Live potrete seguire la diretta streaming del 45° Trofeo Mamma e Papà Guerciotti, uno dei più importanti appuntamenti...


Wout Van Aert è tornato dalla Spagna lo scorso weekend e questa settimana è nei Paesi Bassi per le giornate del team Visma-Lease a Bike, il cui programma includerà l’assemblaggio e le varie prove con adattamenti sulla bici, servizi fotografici...


Se nei viaggi o nei trail a cui avete preso parte in bikepacking avete notato che un manubrio particolarmente appesantito con una capientissima borsa non fa al caso vostro, vi consiglio di prendere in esame borse dalla capienza media,  nettamente più...


Jonathan Milan è riuscito nell'impresa che nessuno aveva mai centrato: è il primo corridore nella storia dell'Oscar tuttoBICI a conquistare il titolo sia nella categoria Professionisti che in quella dei Giovani. Nel Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai professionisti, il...


Debora Silvestri ormai alla sfortuna ci ha fatto l’abitudine, anzi potremmo dire senza problemi che per qualche anno ci ha fatto addirittura l’abbonamento pieno. Tra cadute e squadre che chiudono l’atleta ventiseienne del team Laboral non era mai riuscita ad...


Consentire alle giovani cicliste di talento di crescere gradualmente e senza pressioni. È questo l’obiettivo primario di Nexetis, la squadra femminile costituita per volere della federazione ciclistica svizzera che è stata presentata ieri a Zurigo.L’equipe sarà affiliata nella Confederazione con...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024