
Nell’articolato quadro delle molteplici iniziative attuate per valorizzare l’arrivo della tappa del Giro d’Italia n. 102 nel capoluogo lariano, l’Ivrea-Como, frazione n. 15, di domenica 26 maggio 2019, spicca, con particolare rilievo, quella di martedì 14 maggio all’insegna di “INNOVAZIONE E TECNOLOGIA”.
Con la regia della Fondazione Alessandro Volta – nome di rilevanza assoluta, a livello mondiale, legato a Como – alla testa il presidente Luca Levrini e la signora Margherita Cànepa quale primo riferimento di collaborazione operativa, il supporto del Comune di Como e altri enti lariani, fra i quali il Panathlon, sul tema dell’incontro che ha richiamato molti interessati nello splendido salone d’onore dello Yacht Club, si sono confrontati, davanti al folto e attento uditorio che ha poi interagito con i relatori, nomi d’assoluto valore e significato del mondo della bicicletta.
Eccoli: Ernesto Colnago, Monica Santini, Davide Cassani, Gianni Bugno. Moderatore dell’incontro era designato Riccardo Magrini, giunto in ritardo per l’improrogabile impegno del commento televisivo su Eurosport, integrato dal giornalista comasco Massimo Moscardi, dopo il saluto dell’assessore allo sport del comune, Marco Galli, intervenuto con la collega alla cultura, Carola Gentilini, direttrice anche del Museo del Ghisallo.
Onere e onore, dovuto, del primo intervento per il “senatore” Ernesto Colnago, in ottima forma, che è subito entrato nel tema che lo vede quale costante riferimento del settore costruttori, a livello mondiale, impegnato professionalmente con una propria attività già dal 1954, dopo un veloce e proficuo apprendistato, iniziato nell’immediato dopoguerra, alla Gloria, fabbrica milanese di viale Abruzzi, di Alfredo Focesi. Aveva, quale collega apprendista, Gian Maria Volontè, poi attore teatrale e cinematografico di primissimo piano. Ernesto Colnago, con la sua vivida, unica, coinvolgente loquela, ha lasciato da parte gli appunti e ha tratteggiato con immutata passione e freschezza di ricordi, fasi, momenti, realizzazioni – e pure invenzioni – con gli innumerevoli personaggi di spicco, in molteplici settori, che ha trovato e incontra tuttora nella sua attività, senza soste, sempre alla ricerca del miglioramento delle due ruote. E’ stato un florilegio di citazioni, episodi, battute, anche con l’incisivo dialetto lombardo-brianzolo, che hanno suscitato applausi a scena aperta.
Il microfono è poi passato a Monica Santini, amministratore delegato del noto Maglificio Santini, l’azienda bergamasca con marchio di prestigio nell’abbigliamento ciclistico, fondata dal padre, Pietro Rosino Santini una cinquantina d’anni fa, sempre attivo in ditta e sempre grande appassionato di ciclismo con il suo nucleo d’amici che ne condividono la passione di una vita. Ha ripercorso con incisività e precisa esposizione i differenti passaggi per l’adozione di nuovi materiali, moderni design, con l’obiettivo costante del miglior risultato e confort per l’utilizzatore finale. E' sempre un lavoro di ricerca continua portato avanti con le indicazioni di campioni e agonisti di primo piano delle due ruote per un posizionamento di primo rilievo internazionale nel ranking del settore abbigliamento ciclistico.
L’intervento del C.T. Davide Cassani ha proposto interessanti aspetti dell’evoluzione tecnologica del mezzo e di quelle, più recenti, entrate di forza nella metodologia d’allenamento e di gara, a supporto della prestazione del corridore. Pur se conciso il discorso del C.T. ha toccato molteplici aspetti del tema, a tutto campo.
Qualcuno, al riguardo, ha motivato qualche riserva ma la tecnologia avanza sempre ed è imprescindibile “con juicio” comunque.
Alla Bugno, puro “Bugno style”, senza perifrasi, è stato il contributo del due volte iridato che ha distinto il tema della sicurezza nell’agonismo, da quella stradale, di tutti i giorni per gli utilizzatori d’ogni tipo, di tutti i giorni, che deve essere incrementata e non deve essere invocata unicamente attraverso la realizzazione di piste ciclabili che, sovente, non sono rispettate da altri utenti della strada. Riccardo Magrini, seppure in ritardo, ha trovato subito la sintonia, per mezzo dei suoi interventi, con l’uditorio, “sfrattando” Bugno che aveva occupato la sua postazione…..
Fra i molti intervenuti c’erano gli ex Emanuele Bombini e Marco Cattaneo, il presidente provinciale FCI di Como Franco Bettoni, Lino Basilico e Mirco Monti del G.S. Madonna del Ghisalllo e altri “attori” del mondo sportivo e associativo di Como e provincia fra i quali il direttore di MapeiSport, il dottor Claudio Pecci con il suo collega pavese, il prof. Mario Ireneo Sturla, già medico di squadra di formazioni professionistiche di primo rilievo, soprattutto dirette da Franco Cribiori, con il suo inconfondibile, immutabile look.
E’ stata una bella e interessante serata nella cornice dello splendido panorama proposto dal Lario a Como.
g.f.
foto di Marco Ranocchio
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