
La classe di Fernando Gaviria non la scopriamo di certo oggi. Nella prima corsa di stagione, in Argentina, non alzava le braccia al cielo perchè alle sue spalle finivano gli ex compagni della Deceuninck Quick Step, oggi non ci sorprende che sul gradino più alto del podio della seconda tappa del Giro d’Italia non faccia festa.
Sul traguardo di Orbetello Viviani lo ha battuto e lui non sente “suo” questo successo, che ha comunque meritato per il declassamento del rivale di lunga data, con cui tante volte si è scontrato sia in pista che su strada.
«È difficile sorridere o essere felice quando a un amico succede una cosa del genere. - commenta il colombiano della UAE Team Emirates al termine della cerimonia di premiazione. - Elia è un corridore e una persona giusta, corretta, fa le cose come si deve sia in gara che fuori, mi spiace gli sia successo questo. Anche rivedendo le immagini per me non ha sbagliato nulla e meritava la vittoria. La decisione della giuria è stata estrema, si è spostato ma senza intenzione. Non si è voltato e ha disputato una bella volata. Per me conta vincere sulla strada, oggi contro Elia ho perso. Lo ripeto: è un grande corridore, mi dispiace per lui».
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