BEVILACQUA. «HO VISTO UN CANE E SONO PARTITO!». AUDIO

PROFESSIONISTI | 12/04/2019 | 14:16
di Diego Barbera

Una vittoria di astuzia e sangue freddo quella, preziosissima, di Simone Bevilacqua. Il passista della Neri Sottoli si è infatti imposto con un colpo da finisseur scattando a tutta negli ultimi 400 metri di corsa sfruttando nientemeno che… un cane. E così è arrivato il suo primo successo da professionista, nella penultima tappa del Tour de Langkawi 2019 che domani si chiuderà proprio sull’isola omonima.

Finalmente hai rotto il ghiaccio, è la tua prima vittoria
«Ci voleva, per me e per tutta la squadra perché abbiamo perso quasi da subito il nostro velocista Marchetti per un problema fisico che l’ha costretto al ritiro. Sono molto contento perché in questi giorni le abbiamo provate tutte per vincere e finalmente ci siamo riusciti».

Come è andata la volata?
«Ho visto il gruppo che a 400 e 500 metri ha rallentato perché c’era un cane in mezzo alla strada così sono partito secco e deciso pensando che fosse il momento giusto se avessi voluto provare. Era l’unica che potevo tentare perché la volata da sprinter puro non ce l’ho, ma ho un buon passo e infatti sono riuscito a tenerlo fino all’arrivo».

Avresti mai pensato che la tua prima vittoria da pro sarebbe stata “dovuta” da un cane?
«Sinceramente no! (ride) Per fortuna in quel momento ero lucido».

Quali sono le tue sensazioni dopo questa importantissima vittoria personale?
«Questa per me non è soltanto la prima vittoria, ma anche il primo piazzamento da professionista. Avere rotto il ghiaccio mi rende veramente tanto contento. Devo ringraziare la mia famiglia perché tutti mi sono stati sempre vicini e mi hanno supportato soprattutto l’anno scorso che è stato un po’ buio e anche tutti i miei amici che ogni giorno mi scrivono per incitarmi, mi dicono “vinci, Bevi, vinci!”».

Perché è stato un anno buio il 2018?
«Sinceramente, pensavo di andare un po’ più forte, ma sono giovane e ho preso le mie bastonate, come è giusto che sia. Ma sono riuscito a tenere bene con la testa».

Quando hai iniziato a correre e chi ti ha ispirato?
«Ho fatto tutta la trafila giovanile, dalla categoria g1 a 6 anni fino al professionismo. Mi ha ispirato mio papà che ha una grandissima passione e ha corso fino agli juniores trasmettendo l’amore per il ciclismo a tutta la famiglia, compresi mia sorella e mia mamma con la quale tuttora va in bici».

Uscite ogni tanto tutti insieme per una sgambata?
«Sì. Qualche volta d’estate andiamo a prenderci un gelato tutti insieme in bici».

Il tuo campione e la tua corsa preferiti?
«Tom Boonen, per il suo bel passo, soprattutto sul pavet. Come corsa giusto l’altra sera ne parlavamo con i compagni di squadra se preferissimo Roubaix o Fiandre e io ho detto Fiandre, non c’è un motivo preciso, è la corsa che mi ha da sempre affascinato di più».



Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una bravata, qualcuno parla di spregio, sicuramente un furto e comunque un gesto deplorevole. Una mano ignota ha portato via la piccola statua raffigurante un ciclista in bici poggiata sul basamento in pietra con tre bulloni (vedi foto) presso il...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè ha annunciato il roster per il 2025, che comprenderà ben 23 atleti, di cui 20 italiani. La squadra si distingue come il team professionistico più giovane al mondo, con un’età media di 21,...


La UAE Team Emirates ha completato la sua formazione per il 2025 ingaggiando per una stagione il danese Julius Johansen, il cui arrivo porta a 29 il numero di corridori del team emiratino per la prossima stagione. Il 25enne Johansen ...


Come vuole la prassi,  le selle Prologo garantiscono prestazioni elevate,  una caratteristica che possiamo ritrovare in ogni prodotto dell’azienda, sia che si tratti di modelli unisex, adatti sia per gli uomini che per le donne. Oggi Prologo ritiene essenziale soddisfare...


A soli 66 anni, vinto da una malattia muscolare degenerativa, si è spento ieri pomeriggio l’ex professionista olandese Jos Lammertink. Già da giovane si era messo in luce conquistando il titolo nazionale olandese tra i dilettanti ed è stato tra...


Sette trionfi, sette Oscar! Elisa Longo Borghini eguaglia il record di Fabiana Luperini e torna su quel trono di miglior ciclista italiana che aveva ceduto momentaneamente lo scorso anno, al termine di una stagione difficile, conclusa anzitempo a causa di...


La nebbia mattutina avvolge l’ombra del Vigorelli nella tipica atmosfera d’autunno ormai inoltrato. Tutto è silenzio intorno, ma laggiù in lontananza, al bordo della pista umida e sdrucciolevole, si scorgono quattro figure che, leggere, diremmo quasi eteree, fanno capannello intorno...


Ottantatrè anni, fiorentino, campione italiano dilettanti nel 1962 e una settimana dopo già professionista fino al 1978, Roberto Poggiali fa parte della commissione che aggiudica i premi del Giglio d’oro. Questa è la seconda puntata dei suoi ricordi e racconti,...


E’ stata una grande sorpresa per Ivano Fanini l’arrivo di una troupe della televisione tedesca ARD, ovvero la Rai teutonica, per intervistarlo sul tema del doping nel ciclismo professionistico.  Sullo slancio anche dell’interesse sollevato nel mondo del ciclismo per...


Non sono buone le notizie in merito al numero delle gare per élite e under 23 in Toscana per la stagione 2025. Si tratta è vero di una bozza del calendario, e quindi sono possibili variazioni ed inserimenti di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024