Una decina di annate della rivista francese “Coups de pédales”, specializzata nella storia del ciclismo. Il rarissimo “Fausto Coppi presenta ‘Bici’ di Giancarlo Zuccaro” (Baldini e Castoldi), del 1949. La biografia “Mon père et moi, Francs Masson du cyclisme belge” (Arts & Voyages), cioè le carriere di Emile Masson senior e junior, il primo professionista dal 1913 al 1925, il secondo dal 1937 al 1951, il primo vincitore di due tappe al Tour e di quattro tappe e due edizioni del Giro del Belgio, il secondo vincitore di una tappa al Tour de France e una al Giro del Belgio, una Freccia Vallone e una Parigi-Roubaix, tutti e due bloccati dalle guerre mondiali.
E ancora “Les années Coppi 1945-1954” di Pascal Sergent (Mémoire du cyclisme), “Lucien Aimar, le génie de la descente” di Roger Dries (Editions de la Belhommière), “Charly Gaul” di Gaston Zangerlé (Schortgen) e “Briek Schotte: the laatste der Flandriens” di Rik Vanwalleghem e Bo Decramer (Lannoo). Poi il fondamentale “Petit-Breton” di Roger Bastide (Denoel). E anche l’introvabile “Doping” di Rino Negri (Ask Edizioni).
Carmine Castellano, “l’Avvocato”, ha donato alla Biblioteca della bicicletta di Roma più di cento libri della sua ricca collezione a pedali, finora custodita nello studio e nella taverna della sua casa a Sant'Agnello. Lo storico patron del Giro d’Italia (con Vincenzo Torriani dal 1982, da solo dal 1989, direttore unico ufficialmente dal 1993 fino al 2004) ha così messo a disposizione pubblica una parte del suo patrimonio cicloletterario: “Molti i libri acquistati, molti di più quelli ricevuti in dono o in omaggio, sia in Italia sia all’estero. La bicicletta è una musa ispiratrice, il ciclismo è una fonte letteraria, il Giro e il Tour sono occasioni per celebrare storie sportive e avventure umane, un libro è memoria, testimonianza, storia, eredità, e un segno di gratitudine”.
La Biblioteca della bicicletta è dedicata al naturalista Lucos Cozza, si trova a Roma, ha sede nella Casa del Parco alla Pineta Sacchetti, è inserita nel sistema delle Biblioteche di Roma, conta su un giacimento di oltre duemila volumi, fra saggi e romanzi, annuari ed enciclopedie, fumetti e manuali, guide e antologie. I libri possono essere consultati o (ma non tutti) chiesti anche in prestito. Questa di Castellano è la donazione più generosa, ma altri libri vantano benefattori illustri, come Fulvio Astori, giornalista del “Corriere di Informazione” e del “Corriere della Sera”, specializzato in ciclismo, sci, automobilismo e calcio. “Anche i libri – sostiene Castellano – pedalano”.
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