Se vi sembra che saltare sulla bici e pedalare avanti e indietro per un paio d’ore la mattina presto - presto prima dell’alba, prima di andare a scuola - sia anormale. Se vi sembra che a 15 anni farsi il Sellaronda – Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena – sia maniacale. Se vi sembra che pedalare i 533 chilometri della Race Across the Alps – tra Austria, Italia e Svizzera – sia folle. Se vi sembra che consumare i 3380 chilometri in otto giorni e 21 ore – non il Giro d’Italia, ma un giro d’Italia – sia bestiale. Se vi sembra che divorare i 1300 chilometri sulla Arctic Highway - d’inverno - sia incredibile. Se vi sembra che ruminare gli oltre mille chilometri del Tortour Swizerland – in modalità no-stop – sia micidiale. Se vi sembra che sopportare temperature di meno 28° sulla Klondike Highway – un blocco totale - sia impossibile.
Se vi sembra tutto questo, cioè tutto così anormale, folle, bestiale, incredibile, micidiale e impossibile, allora collegatevi via etere all’indirizzo https://ridewithgps.com/routes/29562190 e poi cercate di collegarvi via terra e bici sulla strada da Milano a Roma, che lui farà ovviamente in bicicletta. Perché Omar Di Felice è un uomo che ha un manubrio al posto delle braccia e due ruote al posto delle gambe, è un tutt’uno con gli otto tubi del telaio, è un atleta a chilometraggio illimitato, ma di illimitati ha anche i sogni e i progetti, le voglie e le curiosità, le sfide e le lotte, la capacità di unire l’intimo all’estremo. Sarà anche – almeno un po’ – folle, ma è anche magnificamente umano.
Trentotto anno, romano, pantaniano, un anno corridore professionista e poi ciclista anarchico, indipendente, avventuriero, isolato, esagerato, estremo ed estremista, sempre alla ricerca di dare un senso e una direzione alla vita a forza di pedali, Omar ha scritto la sua vita in “Pedalando nel silenzio di ghiaccio” (Rizzoli, 267 pagine, 18 euro, foto di Luigi Sestili). E’ un concentrato di “grinta, forza, tenacia, capacità di sopportazione del dolore, sacrificio, amore, passione”, ciò che fa la differenza nel prevedere, segnare, nel fissare i limiti, i confini e, qui, anche le frontiere. Di Felice, semplicemente, in queste condizioni apparentemente, e generalmente, proibitive, si dice “ce la farai” e poi ce la fa. E così, a suo modo, sfiora o raggiunge la felicità.
Briciole di felicità, dunque, anche domenica prossima. Ospite di Sky Sport a Milano per un’intervista in diretta, a fine trasmissione Omar tornerà in bici a Santa Marinella (Roma), dove abita, pedalando su questa traccia di percorso che ha già creato: https://ridewithgps.com/routes/29562190. Ci sarà anche una mappa live GPS: seguendolo su Facebook o scaricando una app gratuita (NEVERALONE), chi vorrà potrà seguirlo nel percorso e monitorarlo in diretta o raggiungerlo in strada per un saluto, una dedica sul libro, un pezzo pedalato insieme.
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