L'opinione personale, il confronto - soprattutto se impossibile - e la classifica di tutti i tempi: è un gioco vecchio come il mondo che però ha sempre un fascino speciale, unico, irresistibile. Soprattutto se - come fa Beppe Conti nel suo "Fausto Coppi, il primo dei più grandi" - si dà voce a personaggi illustri, giornalisti e suiveurs che si cimentano e si confrontano con queste classifiche.
Il buon Beppe, memoria storica del ciclismo di RaiSport dopo una trentennale militanza polisportiva a Tuttosport, ha messo in fila i suoi dieci corridori più grandi di sempre: primo Coppi, davanti a Merckx, Bartali, Binda, Anquetil, Gimondi, Bobet, Indurain e Pantani. Di ognuno di questi dieci assi racconta la storia, i retroscena, le vittorie e le parabole. E poi chiama 23 altri uomini di ciclismo a stilare e argomentare la loro classifica: scopriamo così che Alfredo Ambrossetti divide la classifica in tre epoche, che Philippe Brunel al decimo posto inserice Poulidor, che Giovanni Bruno dà spazio a De Vlaeminck, che Auro Bulbarelli apre le porte a Petit Breton e Contador, che Elvio Chiatellino perdona Lance Armstrong, che Davide De Zan applaude Roche, che Ennio Doris al sesto posto pone Ocaña, che Massimo Gramellini non dimentica Fuente, che Gian Paolo Ormezzano all'ottavo posto issa Maspes, che Marco Pastonesi premia il crossista Renato Longo e la mitica Maria Canins...
Di spunti ce ne sono mille e ancor di più, di argomenti per discutere - magari davanti ad un calice di spumante - ancora di più. Con una certezza: mettere tutti d'accordo è impossibile. Ma in fondo è proprio questo il bello...
FAUSTO COPPI Il primo dei più grandi
di Beppe Conti
Graphot Edizioni - www.graphot.com
pagine 240, euro 18,00
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