Otto vittorie all'attivo (una tappa e la classifica finale del Giro di Rodi con Mirco Maestri, due tappe del Tour de Langkawi con Andrea Guardini, due del Giro di Croazia con Alessandro Tonelli e Paolo Simion, il Giro dell'Appennino con Giulio Ciccone e una tappa del Tour du Limousin con Luca Wackermann) e l'ambizione di raccogliere altri risultati in questo finale di stagione.
«Per il momento possiamo parlare di un buon bilancio - conferma lo storico manager della Bardiani CSF Bruno Reverberi - anche se tra malattie e cadute abbiamo fatto raccolta. In questo momento Giulio Ciccone (che il prossimo anno passerà alla Trek Segafredo, ndr) è ai box per colpa della pertosse. Ora stiamo correndo in Francia e poi ci concentreremo sul calendario italiano, che si presenta molto ricco di impegni».
Intanto i tecnici - a proposito, staff confermatissimo per la prossima stagione - sono al lavoro per la formazione del 2019. «Per il momento abbiamo 12 confermati, che sono Albanese, Barbin, Carboni, Guardini, Maestri, Maronese, Orsini, Rota, Savini, Senni, Simion e Tonelli. A loro si aggeranno sicuramente i neoprofessionisti Francesco Romano della Colpack e Luca Covili della Mastromarco Nibali. Nelle prossime settimane valuteremo la situazione dei quattro punti interrogativi che ci restano, vale a dire Andreetta, Bresciani, Sterbini e Wackermann».
Ma non è tutto, perché a settembre c'è un altro appuntamento importante: «Nel 2020 dovrebbe entrare in vigore una nuova riforma, ne deve discutere il Consiglio Direttivo dell'Uci durante la settimana mondiale, ma sono ancora tante le risposte che dobbiamo avere prima di pianificare il futuro. Ci sono ancora tanti punti da chiarire, forse troppi..».
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