Lo si può leggere come un libro di avventura: in bici da Dumfries, Scozia, a Baku, Azeirbaigian, 7mila km tra gennaio e aprile, sotto la neve, oppure in bici nel Kazakistan e nel Tagikistan, 2mila km in maggio e giugno, nel deserto.
Lo si può leggere come un atlante geografico: in bici da Dushanbe, Tagikistan, a Shimla, India, 4500 km da giugno a settembre, passando per Kirghizistan, Cina e Pakistan, oppure in bici da Shimla, India, a Guangzhou, Cina, 7500 km da settembre a dicembre, attraversano Bangladesh, Myanmar, Thailandia e Laos.
Lo si può leggere come il giro del mondo in 365 giorni (e in 21mila km): un anno di ghiaia, asfalto, sabbia, roccia scavata, fango, sterrato, un anno sabbatico, ciclistico, letterario, ovviamente avventuroso e geografico, anche intimistico, così profondo, così estremo, così terrestre.
Lo si può leggere come un album fotografico: bici e strade, tende e malghe, canyon e boschi, cani e asini, camion e altre bici, montagne e fiumi, orizzonti e confini, acqua e nuvole, mercati e fornelli, ciclisti e viandanti.
Lo si può leggere come un manuale: la bici, la preparazione, l’abbigliamento, l’attrezzatura, il mangiare e il bere, la sicurezza, i documenti, i dispositivi elettronici, come portarli e come ricaricarli.
Lo si può leggere anche come un manuale di sopravvivenza: che cosa fare quando non ne hai più, quando non ne puoi più, quando sembra che non ci sia domani, quando si scoppia di caldo e quando si soffre l’altitudine, quando si muore di sete e quando si patisce la fame, quando ti chiedi ma-chi-me-lo-ha-fatto-fare.
Lo si può leggere come una cartella medica: bici tradizionale, ultraleggera, da corsa, da cicloturismo, mountain bike, fat bike, radiografate, descritte, spiegate, consigliate, pezzo per pezzo.
E lo si può leggere per ispirarsi e inspirare, per trovare e provare, per immaginare e sognare, per pedalare in surplace, sul divano, sulla sdraio, sui rulli, perché i viaggi più belli – chi lo sosteneva? – si fanno leggendo.
“Viaggiare in bicicletta” è tutto questo. Joshua Cunningham lo ha scritto per le Edizioni Lswr: 264 pagine, 24,90 euro. “E’ un diario delle mie esperienze e una rappresentazione della fetta del pianeta Terra che ho scoperto nella mia avventura ciclistica. Spero possa contribuire ad aiutarvi a scoprire la vostra”.
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