L’Italia è campione d'Europa. Il quartetto dell’inseguimento a squadre diretto da Marco Villa, trascinato da Elia Viviani e composto da Filippo Ganna, Francesco Lamon e Michele Scartezzini (ha preso il posto di Liam Bertazzo), ha conquistato la medaglia d'oro all’Europeo di Glasgow, in Scozia. Già bronzo nel 2017, l’Italia ha superato im naniera netta in finale la Svizzera, con il tempo di 3’55”401, contro 3’59”708 degli elvetici.
«Siamo contenti - spiega Francesco Lamon - perché sapevamo di poter essere competitivi nonsotante le difficoltà che abbiamo incontrato negli ultimi giorni di preparazione a causa della chiusura di Montichiari. Non eravamo i favoriti, sapevamo che in casa i britannici sono sempre fortissimi ma siamo riusciti a fare tre grandi prestazioni e abbiamo fatto un ottimo torneo».
Filippo Ganna conferma: «La sfida contro gli inglesi poteva metterci in difficoltà ma d'accordo con il nostro ct Marco Villa abbiamo deciso di pedalare seguendo le nostre tabelle e siamo riusciti a battere prima loro e poi gli svizzeri in finale».
Michele Scartezzini è felicissimo: «Al Vigorelli volavo, poi quanso siamo arrivati qui ho avuto qualche problema, per cui Villa ha deciso di escludermi dalle prime prove. Poi nel riscaldamento prima della finale ho avuto buone sensazioni, Bertazzo ha proposto a Villa di rinunciare e di farsi sostituire. Ho sentito l'adrenalina giusta, ho dato il massimo e sono felicissimo».
Per la prima volta un quartetto maschile dell’Italia conquista il titolo continentale, regalando un oro ad un Viviani in formato monstre, che torna sul gradino più alto del podio alla sua prima uscita su pista dopo le Olimpiadi di Rio.