Ancora Bretagna e ancora una tappa accidentata, con un finale che si annuncia elettrizzante grazie al doppio passaggio sul Mur de Bretagne, autentico simbolo per il ciclismo dell’intera Regione. Si parte da Brest, all’estremità occidentale del Finistere, per affrontare 181 km sulle strade che portano verso l’interno della Regione. Come ieri, di pianura ce n’è solo nella parte iniziale, praticamente solo fino al primo Gpm di 3a categoria della Côte de Ploudiry (1,5 km al 7% al 44esimo km).
C’è poi il Gpm di 4a categoria della Côte de Roch’ Trévézel (2,5 km al 3,5% al 68esimo km) prima di un finale esplosivo: negli ultimi due chilometri sarà affrontato due volte il Mur de Bretagne (2 km al 6,9%), una salita esplosiva che ha visto vincere Cadel Evans nel 2011 e Alexis Vuillermox nel 2015, seguito da un Froome pimpantissimo.
Un finale elettrico, dicevamo, nel quale il gruppo è destinato a spezzarsi in più tronconi e i secondi voleranno.
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