Chris Froome affida a un comunicato ufficiale i suoi pensieri: «Sono molto contento che l'UCI mi abbia scagionato. Questa decisione coinvolge me e il mio Team, ma è importante per tutto il ciclismo. Ho sempre preso molto sul serio la mia posizione di leader del gruppo e ho sempre fatto le cose nel modo giusto. Non ho mai dubitato che questo caso sarebbe stato risolto in questo modo per il semplice motivo che non avevo fatto nulla di male. Soffro di asma fin dall'infanzia, so esattamente quali sono le regole riguardanti il farmaco per l'asma che assumo, gestisco sempre con attenzione i limiti consentiti.
"Come è giusto che sia, l'UCI ha dovuto esaminare i risultati dei test della Vuelta. Sfortunatamente i dettagli del caso non sono rimasti riservati, come avrebbe dovuto essere. E capisco meglio di chiunque altro la frustrazione per tutto il tempo impiegato per risolvere il caso e l'incertezza che ovviamente si è creata. Sono grato per il supporto che ho avuto dal Team e da molti fan in tutto il mondo. La sentenza di oggi traccia una linea: significa che possiamo andare avanti e concentrarci sul Tour de France».
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