Ferrara azzurro premia la Lpr

| 14/08/2007 | 00:00
Non nasconde le sue ambizioni, tanto meno lascia spazio alla scaramanzia. Raffaele Ferrara è un fiume in piena e per il finale di stagione promette scintille. Il portacolori del Team Lpr, che oggi, martedì 14 agosto, è salito su un aereo che dalla Malpensa porterà la nazionale azzurra a Pechino per una gara preolimpica, si dice convinto di avere le carte in regola per tentare l'assalto a tutte le più grandi classiche che ancora rimangono nel calendario italiano. “Da qui al Lombardia tutte le gare sono buone” dice senza mezzi termini, facendo intendere che la gamba ha iniziato a girare forte e le sensazioni sono quelle dei giorni migliori. “Inutile andare contro natura – fa notare -, a Primavera non sono mai andato forte. Io sto bene con il caldo, mi piacciono la fatica e le corse del finale di stagione. Con questo non voglio dire che le vincerò tutte, ma sicuramente figurerò tra i protagonisti”. Parole che non lasciano spazio a dubbi circa le intenzioni del napoletano trapiantato a Castelfranco Veneto, da quest'anno in maglia Lpr, che ora dovrà mettersi alla prova su quello che sarà il circuito della gara olimpica in programma a Pechino il prossimo anno. “In pratica, gli organizzatori hanno realizzato una gara per nazionali che sarà un test del percorso olimpico – spiega Ferrara - , quindi potete immaginare quale sarà l'interesse nei confronti di questa prova. Ci servirà per fare esperienza, ma anche per raccogliere importanti informazioni sui cui cominciare a lavorare in vista del 2008”. Riguardo invece a quello che sarà il suo compito sulle strade cinesi, Ferrara rimette tutto al commissario tecnico della nazionale Franco Ballerini: “Lui mi conosce bene – dice -, ed io nutro molta stima nei suoi confronti. Qualunque cosa mi chiederà di fare io la eseguirò: se vuole una corsa d'attacco sono pronto a spendere tutte le energie per movimentare la gara, se preferisce una prova più attendista e di sacrificio per i compagni non mi tirerò certo indietro”. Dopo la brillante prestazione al Giro del Lazio, chiusa sfortunatamente con la rottura della ruota anteriore, mentre si trovava al comando della gara, Ferrara guarda dunque al finale di stagione con molto entusiasmo. “Ho un chiodo fisso che si chiama Giro dell'Emilia – conclude prima di salire sull'aereo -. Mi sto concentrando su quella corsa che già in passato ho sfiorato, ma mai vinto. Dal Brixia sono uscito con una buona condizione, adesso è arrivato il momento si sfruttarla al massimo”.
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