Varese sogna il Mondiale. Ma a Basso non piace

| 03/11/2004 | 00:00
Questa mattina nella sede della Provincia di Varese è stata presentata la candidatura di Varese per i Campionati del Mondo di ciclismo su strada 2008 o, in subordine, 2010. Regione Lombardia, Provincia di Varese e Comune di Varese hanno garantito il proprio supporto all‚iniziativa della S.C. Binda, che - in accordo con Provincia e Comune - ha conferito a Gabriele Sola ed a Lauta communication l’incarico di coordinamento della candidatura. Durante la conferenza stampa il presidente della S.C. Binda, Renzo Oldani (nella foto con Basso e il presidente della Provincia Reguzzoni), ha presentato l’imprenditore che dovrebbe assumere un ruolo centrale all’interno della compagine organizzativa: Amedeo Colombo, presidente di Mic S.p.A. e dell’Assocorridori italiana. Colombo ha preannunciato la significativa mobilitazione da parte di importanti imprenditori lombardi che stanno seguendo con interesse la sfida di «Varese Mondiale». Erano presenti, tra gli altri, Giorgio Squinzi (Mapei S.p.A.), Franco Polti (Polti S.p.A.), Alberto Ribolla (Presidente UNIVA), Luigi Orrigoni (Supermercati Tigros), il banchiere Francesco Aletti Montano e Giambattista Pizzimbone (Aineri). Ivan Basso ha presentato il percorso della gara in linea ed Andrea Peron quello della gara a cronometro. Alla conferenza stampa erano presenti anche altri corridori della zona, tra i quali Stefano Zanini. Il dossier, presentato nei giorni scorsi all’Unione Ciclistica Internazionale, oltre ad illustrare i percorsi si sofferma sui primati territoriali di Varese e provincia, i servizi di cui dispone, gli aspetti logistici e la straordinaria tradizione ciclistica. La memoria va, naturalmente, allo storico Mondiale del ’51 voluto da Togn Ambrosetti: una pagina indimenticabile. I percorsi proposti si sviluppano intorno all’Ippodromo Le Bettole, luogo di partenza ed arrivo di tutte le competizioni. La collaudata struttura ospiterebbe anche gli uffici organizzativi e la sala stampa, oltre al villaggio commerciale ed all’area di riscaldamento per le Nazionali in occasione delle prove a cronometro. Il circuito disegnato per le gare in linea si sviluppa all’interno del comune di Varese: 15 chilometri e 120 metri, in parte già conosciuti dai corridori perché coincidenti con il finale della Tre Valli Varesine. Il percorso è reso impegnativo dalla salita dei Ronchi: 3 chilometri con un dislivello di 137 metri, una pendenza media del 4,5% ed una pendenza massima del 12%. Le prove a cronometro ripercorrono parzialmente l’anello del Mondiale ’51. Il circuito più ampio (54,210 chilometri) tocca le località di Varese, Brinzio, Bedero Valcuvia, Valganna, Induno Olona, Calcinate del Pesce, Groppello, Oltrona al Lago, Voltorre, Gavirate, Comerio, Barasso, Luvinate e Casciago. Tra dicembre e gennaio avranno luogo i primi sopralluoghi UCI, che si esauriranno entro la metà del 2005. L’Unione ciclistica assemblerà poi una relazione che sarà condivisa con il Comitato promotore. L’attribuzione dei Mondiali 2008 avverrà durante i Campionati del Mondo 2005, il prossimo settembre a Madrid. Qualora la rassegna iridata del 2008 non fosse assegnata all’Italia, la candidatura di Varese verrebbe automaticamente trasferita al 2010 (il Mondiale 2009, infatti, è già virtualmente attribuito alla Svizzera, che ha proposto la sede di Mendrisio). Varese e le altre località italiane candidate per il 2008 se la vedranno con l’Irlanda ed i Paesi Bassi. Chiamato come testimonial della candidatura di Varese a ospitare il Mondiale 2008, Ivan Basso ha mostrato delle perplessita' sul tracciato scelto dagli organizzatori della SC Alfredo Binda: ''La salita di Ronchi, sia pur ripetuta 17 volte, non consente selezioni significative anche se ha punte del 12% di pendenza lungo i suoi tre chilometri: potra' uscirne una gara interessante soltanto a patto che i corridori impostino una gara su grandi andature. Le Torricelle a Verona 2004 erano piu' dure come ascesa eppure sono arrivati in volata Freire e Zabel a giocarsi il titolo perche' il ritmo non ha consentito di fare la differenza''. Il corridore varesino, terzo all'ultimo Tour e fresco di rinnovo contrattuale con il suo team danese CSC, ha speso proprio il nome del campione spagnolo della Rabobank, vincitore di tre titoli iridati, come candidato principale a vincere sul traguardo varesino se la candidatura della citta' lombarda verra' accolta: ''Oscar avra' 32 anni nel 2008 ma con il motore che si ritrova, poco usurato da un'attivita' mirata, ci potra' essere, eccome, a giocarsi la maglia iridata: del resto Zabel, che consuma moltissimo con un calendario annuale fitto di gare e' ancora tra i primi a 34 anni a sgomitare per vincere''. Basso si e' chiamato fuori per mire mondiali nella sua citta': ''Ho altri obiettivi che valutero' di momento in momento. Ormai questa e' la mia filosofia: ho ancora in mente gli eventi di quest'anno e soltanto con tre settimane di riposo totale, che inizieranno da domani, ritrovero' la serenita' per pensare al 2005''. Le sfide con Cunego al Giro e poi (forse) con Armstrong al Tour sono temi su cui non e' ancora tempo di riflettere per Ivan: ''Durante il ritiro in Danimarca con la CSC, dove replicheremo il corso di sopravvivenza dello scorso inverno, una sorta di 'Isola dei Famosi' sulla neve, ritemprero' il morale e definiro' i programmi stagionali. Stare al centro dell'attenzione di media e pubblico mi piace: la forza per rimettermi sempre in gioco l'ho acquisita''. Le critiche di Basso sono state allargate dal suo compagno di team Andrea Peron alle cronometro: ''Troppa salita nel progetto degli organizzatori varesini: il cronoman classico veloce sara' penalizzato a favore di chi macina grandi rapporti in salita. Magari andra' bene a Ivan Basso: io nel 2008 avro' 37 anni e difficilmente saro' ancora un corridore''.
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