PROFESSIONISTI | 08/01/2018 | 07:38 Sei mesi dopo la sua caduta nella tappa inaugurale del Tour de France, Ion Izagirre torna a correre al Tour Down Under. Il suo recupero, dopo la doppia frattura vertebrale, ha rispettato i tempi previsti e ora è tempo di tornare alle competizioni. La lesione alle vertebre ormai è archiviata? «Lo sarà quando saranno rimosse le placche e le porterò a casa con me. Sto bene, mi alleno bene, i dati lo ribadiscono in maniera netta. Non ho dolori, tutto va bene». Ha dovuto cambiare la sua posizione in sella? «No, non ho cambiato nulla. Ho preferito lavorare sul mio corpo, sulla spalla, sulla muscolatura piuttosto che cambiare posizione. Ho scelto di lavorare di più pur di non cambiare nulla». Durante il periodo di inattività, ha tenuto il peso sotto controllo? «Non ho avuto problemi di peso. Sono esattamente come prima. E il peso della placca di metallo non fa la differenza…».
Qual è stata la cosa peggiore di questa avventura? «La cosa peggiore è stata la lesione. Quando sono caduto ho pensato al lavoro che era andato in fumo, ma poi mi hanno spiegato il tipo di lesione di cui soffrivo e allora ho iniziato a pensare all’operazione, all’ospedale, ai rischi, alla famiglia, alla riabilitazione. Il momento decisivo è stato quando ho potuto tornare in famiglia». Come si sente ora che il rientro si avvicina? «Come un neoprofessionista. Ho la stessa voglia di un ragazzo. Ho chiesto io alla squadra di esordire in Australia, voglio vedere come mi muovo in corsa, voglio ritrovare la confidenza con il gruppo, con la competizione». Quale sarà il suo calendario? «Tour Down Under, Abu Dhabi, Tirreno-Adriatico o Parigi-Nizza, Vuelta País Vasco, Amstel, Freccia e Liegi, Tour de Romandia, Giro di Svizzera, Tour de Francia e Vuelta a España». Tornerà a puntare sulle corse a tappe di una settimana? «Lo scorso anno puntavo al Tour, quest’anno torno a concentrarmi su questo tipo di corse perché sono ideali per me. Anno dopo anno conosco meglio i percorsi, le salite, l’atmosfera di queste gare. Per il Tour, Nibali sarà il capitano ed io farò di tutto per aiutarlo».
Ritroverà accanto a sé suo fratello Gorka. «Ci ritroviamo con la maglia del Bahrain Merida. Desideravo averlo di nuovo accanto a me. Sono convinto che potremo fare grandi cose».
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