Partito in bici alle 10:15 arrivato a casa alle 17:30.
Peccato che la metà delle ore le abbia passate con i vigili prima e al pronto soccorso poi.
FERMO a un semaforo lungo la MIA carreggiata vengo investito da dietro
da un auto che, o non mi ha visto o pensava di passare con il rosso (non
ho ben capito cosa volesse fare). Si ferma abbassa il finestrino mi
guarda, NON DICE UNA PAROLA E RIDE. Scende il passeggero (visibilmente
una escort) e con sarcasmo minimizza l’accaduto dicendo “tanto è solo
una bici e te non hai niente, cosa vuoi che sia”. Capendo che non avrei
concluso nulla ho fatto le foto al mezzo, dicendo che chiamavo i
carabinieri. Il conducente è SCAPPATO lasciando a piedi la
compagna/escort che, incamminandosi in pasticceria, con disinvolutura
risponde “fate quello che volete tanto io non lo conosco e non so chi
sia”.
Allibito chiamo i carabinieri che mi dicono di chiamare il
118, che mi dice che non sono grave e non uscivano e di chiamare i
carabinieri che, a loro volta, dopo averli richiamati mi dicono che
escono solo il pomeriggio e di chiamare il 118 (peggio della canzone
Alla fiera dell’est!!). Chiamo i carabinieri di Conegliano i quali
avvisano a Castelfranco di mandarmi qualcuno. Chiamo la polizia locale
di Asolo, che comunque era stata avvisata da Conegliano, ed è stata
l’unica a mandarmi una pattuglia, anche se inizialmente erano impegnati.
Tramite il numero di targa riusciamo ad avere le generalitá dell’uomo. A suo carico verranno sporte le dovute denunce!
Fortunatamente io me la cavo “solo” con una forte botta alla schiena!
Ringrazio la famiglia che si è fermata di sua spontanea volonta per testimoniare l’accaduto.
Dispiace dire che siamo sempre in pericolo e costretti a condividere la strada con gente come quest’uomo!