Seid Lizde ha vinto oggi a Roma il 72° Gran Premio della Liberazione U23. Di genitori bosniaci, Seid Lizde è nato a Catania ma da piccolo si è trasferito a Pordenone. Il dialetto che Seid parla però denuncia una lunga permanenza in Veneto: “Sì, ho corso sempre in squadre venete e adesso sono a Bergamo, dove vivo ed ho la fidanzata”. Lizde spiega così al pubblico romano il suo pellegrinaggio continuo che lo ha portato a vivere in lungo e in largo l’Italia. Che conquista a suon di vittorie; l’ultima, prima del Liberazione di oggi, a Mercatala in una delle classiche più ambite dai corridori under 23: “Mi sentivo molto forte oggi e avrei voluto fare selezione fin dall’inizio ma poi ho aspettato un po”. Said Lizde inizia così il racconto del suo successo capitolino che arriva al quarto tentativo: “Sono sempre venuto a Roma perché questa corsa mi affascina”. E poi: “La mia squadra ha impostato la corsa rendendola molto dura per fare in modo di avere una bella selezione nel finale. Poi sono iniziati gli attacchi ed io mi sono convinto di poter vincere quando siamo andati in fuga io e Michel Piccot con il quale ho trovato un bell’accordo per giungere insieme all’arrivo e giocarci il successo allo sprint”. Ora uno sguardo al futuro prossimo del vincitore; “Venerdì e sabato mi aspetta il “Toscana Terra di Ciclismo – Eroica” poi poi punterò decisamente a conquistare il campionato italiano a cui tengo tantissimo”
Al secondo posto si è classificato Michel Piccot che ha diviso le fatiche della lunga fuga con Seid Lizde. Il corridore della Gavardo è giunto al traguardo con 10 secondi dal vincitore mentre al terzo posto si è piazzato il campione europeo Alexandr Riabushenko, sfortunatissimo, vittima di un incidente meccanico al secondo giro e quindi costretto ad un lungo inseguimento.
Il Gran Premio della Liberazione ha ricevuto la piacevole visita del Ministro per lo Sport Luca Lotti che ha salutato i corridori al via, ha rivolto un pensiero commosso a Michele Scarponi poi ha percorso quattro giri di circuito, complimentandosi con gli organizzatori. Senza l’interessamento diretto del Ministro il Gran Premio della Liberazione non si sarebbe disputato. Grazie al suo impegno, invece, il Gran Premio della Liberazione continuerà a suscitare forti emozioni anche nei prossimi anni.
“Dedico la vittoria alla mia squadra e naturalmente a Michele Scarponi, che ci mancherà”; questa la chiusura della giornata di Seid Lizde.
Il Liberazione chiude il villaggio, ripiega gli striscioni e ripone le transenne in magazzino. Si conclude così la splendida giornata del 72° Gran Premio della Liberazione, che ha rischiato seriamente di non disputarsi, con la promessa di rivederci. Tutti qui tra un anno esatto a festeggiare i vincitore del 73° vincitore.
ORDINE D'ARRIVO
1. Seid Lizde /Colpack) km 138 in 3h20’3” media km/h 41,39;
2. Michel Piccot (Gavardo) a 10”;
3. Aleksandr Riaushenko (Palazzago) a
46”;
4. Mirco Sartori (Mastromarco) a 49”;
5. Francesco Romano
(Palazzago);
6. Giovanni Lonardi (General Store);
7. Yuri Colonna
(Altopack);
8. Alessandro Fedeli (Colpack);
9. Mirco Padovan (General
Store);
10. Gasper Katrasnik (Slovenia)
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