Rapporti&Relazioni
Una bicicletta per 'eternità

di Gian Paolo Ormezzano

Maria e Giuseppe si fermarono in un motel della periferia. La stanza non era granché, ma gli al­berghi del centro praticavano tariffe altissime, e comunque an­che in quella stanzetta sul ballatoio c’era la macchina per il par­to, come ormai era obbligatorio pure nell’ultima locanda. Nascevano pochi, pochissimi bambini, le sezioni per partorienti dei grandi ospedali erano chiuse da tempo immemorabile, e intanto nessuno stato poteva permettersi di perdere un futuro cittadino, essere umano di cui la carenza era ormai gravissima intanto che l’utilità, la necessità anzi erano innegabili: il na­scituro. I motel della cintura era­no l’optimum, garantivano macchine per il parto sempre a posto, vicinanza con la città per ogni evenienza, parcheggio sicuro, e alcuni avevano anche di­stributori automatici di latte per neonati, molto più caro di ogni altro genere alimentare esposto anch’esso in teche trasparenti, con tanto di gettoniera che ac­cet­tava qualsiasi moneta del glo­bo, anche se non era garantito il resto in moneta diversa da quella del paese dove il distributore era collocato. L’ideale per un po­polo fatto ormai tutto di gen­te che non voleva far nascere i figli al paesello, che era cercato sì per i week-end ma che, se se­de per sempre o comunque per sempre scritto sulla carta di iden­tità, faceva tanto contadinotto di altri tempi.

C’erano città che addirittura avevano tentato di connotarsi come ideali per il parto, vantando ab­bondanza di macchinari e tariffe alberghiere basse e latte sintetico di prima qualità e di ultimo prezzo e persino il clima costante ideale perché i pupi nascessero sani, forti, belli, in linea di massima biondi e destinati subito a fare sfrigolare di soddisfazione le macchine che calcolavano - con semplice formule basate su ora di venuta al mondo, se­gno zodiacale, peso, intensità di strillo e colore degli occhi - il quoziente di intelligenza del bi­pede implume chiamato uomo e, rigidamente una volta su due, donna.
In sostanza il parto non era l’emozione vera, anzi non era neppur il momento massimo. Che invece era quello dei doni.

Di tutte le usanze del passato ormai fatto archeologia una sola era stata chissà perché conservata, quella dei doni alla creatura appena nato(a). C’era chi diceva che i vecchi saggi, completamente inutili ai fini pratici della vita sociale, proprio soltanto per questo venivano tenuti in vita talora anche dopo l’età ics in cui finire la vita (anch’essa calcolata con formule sicure): perché sem­pre ce ne fossero disponibili onde portare, con un minimo di solennità all’antica, i doni al neonato, o meglio ai suoi genitori.
Doveva trattarsi di doni che, comprati col denaro della co­mu­nità, fossero perfettamente in linea con le regole del buon vi­vere impartite dall’Alto: og­getti altamente tecnologici per la vita di tutti i giorni, pilloline sintetiche per tutti i pasti a venire, abiti in tessuto repellente nei ri­guardi di qualsiasi forma di inquinamento, mascherine a filtrare l’aria fetida, e fra il resto immancabili dischetti didattici speciali per l’assimilazione rapida delle cose da fare per guidare un’auto, operazione primaria e intanto somma di ogni abitante del pianeta. In sostanza, il kit per esistere. Comitati severi e all’occorrenza feroci sovrintendevano alla definizione della li­sta dei doni, tenendo conto del­la situazione famigliare ma an­che badando che nessuno avesse troppo e nessuno troppo poco. I paesi che non potevano permettersi questi comitati efficienti, nonché costosi in termine di grassi salari dei loro membri, era­no considerati di fascia B, erano l’eterno sud del mondo, che esiste sempre quale che sia l’era in corso.

I vecchi scelti per quel bambino erano di quelli migliori, supercollaudati per porgere bene i doni. Era Natale e in Alto si faceva sì che ogni occasione fosse buona perché il mi­sti­cismo di quella festa venisse in qualche modo conservato. E poi quella città (Betlemme, il no­me era stato conservato bene nel tempo) aveva una certa fama positiva, nell’ospitare partorienti e nel fornire il kit ai neonati. Il parto era andato ovviamente benissimo (un bambinello, ma il sesso del nascituro era conosciuto da tempo) e dunque Ma­ria e Giuseppe attendevano se­reni e fiduciosi l’arrivo dei doni, mentre il bambinello vagiva e se buio la stanza veniva rischiarata anche da una enorme stella al neon che sovrastava la loro finestra, e della quale non si erano assolutamente accorti quando erano arrivati, benché fosse se­ra.

I vecchi di norma erano tre e cercavano di portare doni complementari, per coprire tutta la gamma di bisogni del nascituro nella sua programmata lunga vita. Quei tre che arrivarono da Maria e Giuseppe e il piccolino apparivano un po’ strani, nel senso che erano vestiti da vecchi illustri e che due erano a mani vuote mentre uno alzava a fatica un qualcosa di mai visto prima e intanto farfugliava le formule di rito per ac­com­pagnare un regalo, ricordando che quello che lui stava per smistare avrebbe dato al pic­colo forza pratica e poesia, sa­lute e utilità, progresso e sicurezza, vittoria sul traffico e salutistica occasione di sudore, li­ber­tà dagli orari e anche dai parcheggi, insomma vita nuova a basso costo. Liberò la cosa, il coso dalla carta, molta, che lo av­volgeva, era un oggetto con due ruote, un triangolo di ferro a collegarle in qualche modo, ed altri strani oggetti a completare il tutto. “Una scultura?”, chiese Maria quasi allarmata. No, fu la precisazione immediata, una bi­cicletta.
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Van Der Poel fa tre su tre e conquista anche la sesta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per elite che si è svolta a Gavere in Belgio. Dopo la prova di Coppa a Zonohoven, e il Superprestige a...


Ha destato scalpore, e non poteva essere altrimenti, l'arrivo di Mathieu Van Der Poel al ritrovo di partenza di Gavere, in Belgio, dove oggi è in programma la sesta manche della Coppa del Mondo di Ciclocross Elite. VDP si è...


L'iridata Fem Van Empel ha vinto la sesta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per donne elite che si è svolta a Gavere in Belgio. La olandese della Visma Lease a Bike, che aveva saltato le manche di Hulst...


«Cane vecchio sa…». E lo sa soprattutto Riccardo Magrini, che ha saputo pedalare fin qui, su strade scosse e mosse, tortuose o dritte, scoscese e ardite come le risalite di battistiana memoria e lui che di Battisti Celentano Mina Baglioni...


Quella che sta per iniziare, sarà per Geraint Thomas l’ultima stagione da professionista e ancora una volta lo vedremo correre al Tour de France. Inizialmente per il gallese si era pensato anche alla Parigi-Roubaix, poi la Ineos Grenadiers, attraverso un...


Sono due dei talenti più interessanti del ciclismo italiano: Edoardo Zamperini e Sergio Meris hanno chiuso il 2024 sul palco degli Oscar tuttoBICI, da cui vedono un futuro ancora tutto da scrivere ma che è già roseo. Il primo è...


Ma che cosa buffa! Ma che cosa tragica! Mi urge dentro sempre tanto - e tutto quasi nuovo, nel senso di ritrovato - da scrivere sul mio ciclismo, una sorta di enorme debito che cresce e cresce, e non so...


La bicicletta di Frank Zappa, provata, sperimentata, suonata, primo violino ma anche strumento a fiato e percussioni varie in un concerto trasmesso in tv ed entrato nella storia per quei suoni pizzicati e ticchettati, stridenti e sorridenti, sempre sorprendenti. La...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. La puntata natalizia ci propone tre storie a cavallo fra la stagione appena conclusa e quella che sta per incominciare.Ad aprire la puntata...


Berk-Composites è un’azienda slovena che in questi anni sei è distinta per la realizzazione di selle innovative e leggerissime costruite sempre sfruttando la fibra di carbonio. Lupina Monocoque Open è una sella in cui la fibra di carbonio diventa del tutto protagonista e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024