Il tempo è sempre di Ganna

di Carlo Malvestio

Tra Filippo Ganna e il tempo c’è un feeling davvero speciale. E grazie aquesto feeling il gigante della Ineos si è riconfermato Campione Italiano a cronometro. Il forte corridore di Verbania ha fermato il cronometro in 45’00” al termine del percorso di 38,4 km che ha portato i corridori da Bassano del Grappa a Cittadella. Alessandro De Marchi (CCC), secondo a 50”, è riuscito ad im­pensierirlo solo nel primo intermedio, chiuso distante solamente un secondo, grazie alla scalata de La Rosina (2 km al 7%) che aveva mischiato leggermente le carte in tavola nei primi 10 chilometri di prova. Terzo posto per Edoardo Affini (Mitchelton-Scott), lontano 1’31”‘ dal coetaneo piemontese, quarto Manuele Boaro (Astana) a 2’11”‘ e quinto Matteo Sobrero (NTT) a 2’18”‘.
Filippo Ganna è un perfezionista e se vince senza aver dato il meglio di sé stesso non si sente soddisfatto. Poco importa, per il suo giudizio finale, se si è riconfermato Campione Italiano a cronometro e poco importa se Ales­sandro De Marchi e Edoardo Affini non sono mai stati in grado di impensierirlo seriamente e di mettere in di­scussione la sua vittoria finale.
«Sapevo di avere dei buoni valori per andare forte, anche se poi in realtà per diversi fattori non sono riuscito a fare la prestazione che volevo - spiega il piemontese della Ineos dopo aver tagliato il traguardo -. Direi che ho corso un 10% al di sotto delle mie possibilità, sia per il caldo sia perché comunque non avevo fatto una preparazione specifica per questo appuntamento. Dopo 20-30 minuti di sforzo ho cominciato a perdere potenza, per fortuna sono co­munque riuscito a difendermi. Per questo motivo non riesco ad essere felice al 100%, però sicuramente aver confermato questa maglia tricolore è un motivo di orgoglio. Ora spero di farla ri­splendere alla Tirreno-Adriatico e al Gi­ro d’Italia».
La quarantena lo ha aiutato a ricaricare le pile e godersi la famiglia, nonché a concedersi “‘qualche bevuta in più”, ed ora è pronto a vivere da protagonista questi ultimi due mesi di stagione: «Lo ripeto, voglio farmi trovare pronto a Tirreno e Giro. Avrei voluto far bene anche nella prova in linea dell’Italiano, dove avevo in programma di lavorare per Gianni Moscon, ma la positività a Covid di Leonardo Basso ci ha costretto a disertare l’appuntamento».
Accanto a Ganna, De Marchi con medaglia d’argento spiega: «È andato tutto come avevo previsto, nel complesso una buona prestazione. Mi ero preparato bene, siamo riusciti ad avvicinarci, ma Ganna rimane uno scalino sopra. Spero pian piano di colmare questo gap, intanto penso che la direzione sia quella giusta. Speravo di avvicinarmi di più sinceramente, ma va bene così».
E Affini dal terzo gradino del podio aggiunge: «Si parte sempre per vincere, oggi ho trovato due corridori più forti. Con Ganna ci diamo battaglia ormai da tanto tempo, ma per il momento dimostra di essere il migliore. Comunque sono in crescita e tornerò a dargli battaglia a partire dal prossimo anno. Al­l’italiano sinceramente speravo di an­dare un po’ più forte, ma ho capito subito di non avere il giusto feeling, forse per la temperatura o forse perché era la prima cronometro dopo tanto tempo. D’altra parte questa è una specialità che non si può inventare».

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