di Paolo Broggi
Nessuno al mondo quest’anno ha vinto quanto lui: 18 successi, o meglio 19 perché anche la cronosquadre della Adriatica Ionica Race conta e molto. Elia Viviani corona il suo straordinario 2018 con la conquista dell’Oscar tuttoBICI, il riconoscimento che certifica la sua supremazia assoluta nella stagione che si è appena conclusa. 19 vittorie, 3° posto assoluto nella classifica mondiale alle spalle di Alejandro Valverde e Simon Yates, 12.926 chilometri ufficialmente percorsi in 81 giorni di gara, quattro vittorie al Giro d’Italia con tanto di maglia ciclamino, tre successi alla Vuelta di Spagna, il successo nella classifica finale del Dubai Tour, il titolo italiano, il bis ad Amburgo...
Il campione veronese ha trovato nella Quick Step la squadra che ha creduto in lui, con compagni che si sono messi al suo servizio e sono stati ripagati da uno straordinario filotto di successi.
E la sua presenza alla Notte degli Oscar è una “prima assoluta”, perché Elia il nostro riconoscimento non lo ha mai conquistato, nemmeno nelle categorie giovanili. Ora è arrivato in vetta e promette di lottare per restarci, anche se gli amici-avversari, a cominciare da Vincenzo Nibali, stanno già affilando le armi in vista della prossima stagione.
E sono tante le “prima volte” che l’Oscar tuttoBICI propone in questa sua edizione numero 24. Per la prima volta viene assegnato l’Oscar alla Maglia Bianca, vale a dire al miglior professionista Under 25, premio che va a quel Gianni Moscon che, quinto al mondiale, tutti indicano come il futuro numero uno del nostro movimento ciclistico.
Per la prima volta nella storia tra gli Under 23 trionfa un ragazzo all’esordio nella categoria: Andrea Bagioli del Team Colpack è stato protagonista di una stagione perfetta ed è già entrato nell’orbita della UAE Team Emirates, con la quale ha sostenuto lo stage.
Prima volta all’Oscar anche per il piemontese Umberto Marengo, che si aggiudica il titolo tra gli Élite dopo una brillante stagione con la maglia della Viris L&L e si prepara ad approdare tra i professionisti con il team di Citracca e Scinto.
È una prima volta anche quella degli Esordienti Eleonora Ciabocco, marchigiana del Team Di Federico Pink e per il figlio d’arte Matteo Fiorin, primo anno della System Car Cicli Fiorin.
Una prima volta di grande significato è quella di Marta Bastianelli, la campionessa europea che ha firmato una grande stagione con la maglia della Alé Cipollini. La laziale aveva vinto l’Oscar da juniores per due anni consecutivi nel 2004 e 2005, ed essere riuscita a tornare ai vertici tra le Élite le fa davvero onore.
A chiudere l’elenco delle “prime volte” arriverà a Milano anche Giovanni Ellena, votato dai lettori di tuttobiciweb come miglior direttore sportivo italiano della stagione. Il secondo trionfo consecutivo nella Ciclismo Cup, le 31 vittorie conquistate e l’aver portato al World Tour talenti come Sosa e Ballerini, sono valsi al tecnico canavesano della Androni Sidermec un meritatissimo Oscar.
E naturalmente tra i protagonisti della Notte degli Oscar ci saranno atleti che questo palco l’hanno calcato in tempi recenti: lo juniores Andrea Piccolo (Team LVF) ha vinto l’Oscar dopo aver trionfato nel 2017 tra gli Allievi; la toscana Vittoria Guazzini si porta a casa l’Oscar tra le juniores dopo essersi imposta nel 2016 tra le Allieve; l’esordiente milanese Dario Igor Belletta bissa tra i secondo anno l’Oscar conquistato nel 2017 tra i ragazzi del primo anno. Ma il record di fedeltà quest’anno spetta alla torinese Eleonora Camilla Gasparrini, a segno per il secondo anno consecutivo tra le Allieve dopo aver vinto nel 2016 anche l’Oscar per le Esordienti.
È l’ennesima dimostrazione dell’effetto che ai campioni del pedale fa l’Oscar tuttoBICI: quando lo conquisti, non vuoi più saperne di mollarlo...