La Procura della Repubblica di Como ha chiesto e ottenuto l’archiviazione dell’indagine per doping aperta nel 2014 nei confronti di Mauro Santambrogio, 32 anni, ciclista professionista di Cremnago di Inverigo, che la giustizia sportiva squalificò, paradossalmente, per tre anni a causa di un eccesso di testosterone in un campione di urina.
Nella sua richiesta di archiviazione la Procura di Como dice testualmente che «la condotta è priva di rilevanza penalistica, trattandosi di sostanza (quella alla quale il ciclista fu trovato positivo, ndr) che non è stata utilizzata per l’alterazione di prestazioni agonistico sportive». In altre parole, in quel periodo (in cui tra l’altro il ciclista non correva), Santambrogio stava semplicemente curandosi per un problema urologico.