LOCATELLI: «LECCHI, CASARTELLI E I PUNTAPIEDI PER I BIMBI»

TECNICA | 17/12/2016 | 14:16
Vive di ciclismo e per il ciclismo, ma lo fa sempre dietro alle quinte. Non ha mai amato i coni di luce, Olivano Locatelli. Lui  è tipo curioso, attento, e oggi non gli è sfuggito nemmeno il pezzo del nostro Giuseppe Figini, dedicato ai cinghietti di Angelo Lecchi, guarda caso uno dei tantissimi corridori lanciati al professionismo proprio dal tecnico della Palazzago. «Tutto giusto, ma non sono sicuro che Angelo sia stato l’ultimo professionista a usare i puntapiedi – dice a tuttobiciweb.it il tecnico orobico -. Fabio Casartelli, per esempio ha sempre e solo usato i cinghietti, e ci ha vinto anche le Olimpiadi di Barcellona».

Poi, come è solito fare, la zampata alla Locatelli: «Se fosse per me, li renderei obbligatori per le categorie giovanili. I ragazzini sono in pieno sviluppo e non possono essere bloccati su un attacco che è troppo rigido e condizionante. Io ho avuto corridori come Angelo Lecchi e Gian Matteo Fagnini che prima di portarli a pedalare nel modo più giusto, corretto e redditizio hanno avuto i loro problemi. Fagnini pedalava con le punte larghe, in pratica i piedi a papera. Angelo aveva il problema inverso, i talloni troppo larghi. Con calma, un passo per volta, siamo riusciti a correggere questo problema. I puntapiedi hanno ancora il loro perché, ma forse parlarne oggi fa sorridere e io faccio la figura di quello che è fuori tempo e dal tempo, ma non è così».

Bibi Ajraghi

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I cinghietti di Lecchi
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COMMENTI
17 dicembre 2016 16:21 vecchione
In effetti pare ci sia coincidenza di tempi fra quanto rileva il "guru" orobico, Olivano Locatelli, e quanto scritto nel testo di Figini.
Lecchi, nelle sue due ultime stagioni da professionista - 1996 e 1997 - era passato ai nuovi sistemi d'attacco dei pedali mentre, purtroppo, la carriera di Fabio Casartelli si concluse con la tragica caduta nel corso del Tour de France 1995.
Un'occasione per ricordare con l'affetto di sempre la medaglia d'oro su strada delle Olimpiadi del 1992.

17 dicembre 2016 17:13 verita
a qualcuno si perdona tutto a qualcuno niente......

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