REGIONI | 06/12/2016 | 15:12 E’ Giorgio Dattaro, il candidato unico per la presidenza del Comitato Regionale dell’Emilia-Romagna. Parmense, classe ’47, ex presidente del Comitato Provinciale ed organizzatore del GP Città di Felino, ottimo conoscitore del mondo delle due ruote, si candida dopo la rinuncia di Davide Balboni, il presidente degli ultimi otto anni. Insieme a lui, una squadra ben assortita per età, genere ed esperienza, composta da Silvano Antonelli ed Alessandro Ferraresi per le cariche di Vice, e da Sara Felloni, Maria Rosa Manferrari, Massimo Cipriani e Sandro Baldissarri per la carica di Consigliere.
Una squadra nata attorno ad un programma condiviso battezzato “Ciclismo Insieme”, con la volontà di fare squadra nella conduzione del Comitato Regionale insieme ai contributi di idee e partecipazione che potranno venire dalle società e dal ricco mondo delle figure tecniche.
Nessun proclama fuori luogo, nessuna ricetta miracolistica, ma tanta volontà di elevare gli attuali standard del ciclismo emiliano-romagnolo, piuttosto in salute, ma che può e deve trovare le condizioni per consolidare il suo tasso tecnico unitamente ad una maggiore spinta propositiva e funzionale di tutte le commissioni e strutture, con grande impegno per lo sviluppo organizzativo ed agonistico di tutte le discipline, accompagnato da una consistente attività formativa e di attenzione alla sicurezza.
Una politica sportiva regionale di forte intreccio con le politiche della regione, delle amministrazioni locali e della dirigenza federale, volta anche alla ricerca di risorse economiche aggiuntive per lo sviluppo delle indispensabili iniziative promozionali. Un programma che Giorgio Dattaro e la sua squadra presenteranno con due distinti appuntamenti: venerdì 9 dicembre, ore 20.30, presso la sede del Coni di Reggio Emilia; sabato 10 dicembre, ore 15.00, presso l’Hotel Il Maglio di Imola. Due occasioni per spiegare e per ricevere contributi nel più autentico spirito di fare “Ciclismo Insieme” .
Forse non sono aggiornato sui dati ma, purtroppo, il ciclismo almeno dalle mie parti (Modena) non mi pare troppo in salute, visto che il ciclismo giovanile è quasi scomparso.
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