SOMBRERO D'ORO. A Giulia Affaticati e Silvia Zanardi

PREMI | 08/11/2016 | 11:21

Un prestigioso riconoscimento, del quale andarne fiere e che testimonia quanto di buono fatto nell’annata ciclistica 2016. Nel pomeriggio di domenica, Giulia Affaticati e Silvia Zanardi (Vo2 Team Pink) sono state premiate a Salsomaggiore con il “Sombrero d’Oro”, premio giunto alla 41esima edizione e organizzato dal Camping Arizona. Il riconoscimento viene assegnato a professionisti attuali o del passato, oltre a giovani talenti del ciclismo locale che si sono messi maggiormente in luce nel panorama nazionale.


Le imprese di Giulia e Silvia non sono passate inosservate, con tre maglie tricolori complessive indossate nella stagione conclusa a inizio autunno. A fine luglio, infatti, la Affaticati e la Zanardi hanno brillato ai campionati italiani su pista a Busto Garolfo dove l’Esordiente parmense ha conquistato il tricolore nella Corsa a punti, mentre l’Allieva piacentina è salita sul gradino più alto del podio nella Velocità a squadre e nella Corsa a punti. Durante la stagione, la Affaticati ha vinto anche cinque gare in pista (tra le quali la Tre Sere del Garda a Montichiari), una cronometro, una cronometro a squadre e una corsa su strada a Nogara. La Zanardi, invece, ha aggiunto due maglie regionali (su strada e in pista nella Velocità a squadre con la compagna di squadra Giada Natali), sei successi in pista (tra i quali la Tre Sere del Garda) e due vittorie e nove secondi posti su strada.


Le due “panterine” (accompagnate dal presidente Gian Luca Andrina, dal team manager Stefano Solari e dal collaboratore tecnico Vittorio Affaticati) sono state premiate insieme ad altri nomi importanti del passato e del futuro: il “Sombrero d’Oro”, infatti è stato consegnato anche a Michela Maltese (juniores bresciana della Canavesi-Fiorin, medaglia d’oro con l’Italia agli Europei in Portogallo nell’Inseguimento a squadre su pista) e a Mattia Pinazzi, Allievo parmense del Torrile tricolore nella Velocità a squadre su pista. Infine, ma non certo per importanza, il premio è andato a un grande del ciclismo come Vittorio Adorni, vincitore del Giro d’Italia 1965 e iridato tre anni dopo.

Alla giornata tra le autorità hanno partecipato il vicepresidente vicario della Federciclismo Daniela Isetti e i presidenti di Piacenza e Parma Giovanni Cerioni e Giorgio Dattaro.

 

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