La nebbia mattutina avvolge l’ombra del Vigorelli nella tipica atmosfera d’autunno ormai inoltrato. Tutto è silenzio intorno, ma laggiù in lontananza, al bordo della pista umida e sdrucciolevole, si scorgono quattro figure che, leggere, diremmo quasi eteree, fanno capannello intorno ad una bicicletta. Sembrano affiatati, quasi complici, sicuramente avvezzi a maneggiare quel comune strumento di trasporto e di sport. Ci avviciniamo con curiosità, cercando di intuire i loro volti e, compiuti gli ultimi passi, ci assale l’emozione mentre la nebbia si dirada. Sono proprio loro, quattro campioni delle due ruote! Libero Ferrario, Ercole Baldini, Vittorio Adorni e Felice Gimondi!
Le loro vite, spese tra la fatica, la velocità ed i successi si riuniscono il 27 novembre, in un unico momento che azzera il tempo ed esalta le loro imprese con l’emissione di quattro francobolli a loro dedicati.
Pare di sentirli confabulare tra di loro, uomini che hanno vissuto la rudezza di strade impossibili, di mezzi tecnici arcaici (i primi due) o solo antesignani delle attuali biciclette (Adorni e Gimondi) tra il serio ed il faceto, ironizzando sul fatto che i loro visi ora sono impressi su un francobollo. E allora ecco tutti a raccontare le proprie esperienze “filateliche”. Libero ricorda i francobolli quando arrivavano le cartoline dal fronte dei suoi conoscenti durante la Grande Guerra, Ercole – detto il treno di Forlì – che racconta ai suoi amici di questa mattina una lettera spedita alla mamma da Melbourne durante le Olimpiadi per annunciarle le sue emozioni dopo la medaglia d’oro, Vittorio con un pizzico di emozione tira fuori il sigillo postale nella cartolina a lui dedicata in occasione della tappa del Giro d’Italia all’Aprica nel 2022. Poi Felice, che con i francobolli ci ha passato l’adolescenza mentre aiutava la mamma, portalettere di Sedrina, a consegnare la corrispondenza in sella ad una bicicletta.
Quattro campioni di epoche diverse, tutti vincitori, tutti da celebrare ora che il clamore della folla non li incita più ma che ne ricorda costantemente le gesta. Istrioni, simpaticamente spavaldi, pudichi ma tutti uniti da una passione in questa bella celebrazione che ora girerà nuovamente l’Italia ma non su due ruote bensì attraverso la corrispondenza o il collezionismo.
L’emissione
A cura del Ministero dell’Impresa e del Made in Italy è ora realtà l’emissione di quattro francobolli che fanno parte della serie tematica “Lo sport”.
Le vignette raffigurano quattro ciclisti italiani campioni del mondo ritratti, entro cornici colorate, in sella alle loro biciclette. I quattro atleti sono rispettivamente:
- Libero Ferrario: primo italiano a vincere il Campionato del Mondo nel 1923;
- Ercole Baldini: Campione del Mondo nel 1958;
- Vittorio Adorni: Campione del Mondo nel 1968;
- Felice Gimondi: Campione del Mondo nel 1973.
Ogni vignetta è delimitata, in basso, da una banda caratterizzata dai colori blu, rosso, nero, giallo e verde, ripresi dalla maglia iridata indossata dai campioni del mondo. Suggella la composizione, in alto a destra, la bandiera italiana. Completano il francobollo le rispettive legende: “LIBERO FERRARIO 1901 - 1930”, “ERCOLE BALDINI 1933 - 2022”, “VITTORIO ADORNI 1937 - 2022”, “FELICE GIMONDI 1942 - 2019”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “A”.
Tiratura: duecentomila quattro esemplari per ogni francobollo - Bozzettista: Fabio Abbati
Torniamo ora al Vigorelli, monumento di tante imprese. È il momento del commiato dai quattro atleti che si allontanano raccontandosi ancora le loro vicende sportive, i tanti momenti di difficoltà, le coppe sollevate e le medaglie conquistate, le maglie indossate con quell’iride che li ha resi eterni, mentre gli si avvicinano altri tre grandi del ciclismo, accomunati da un francobollo: Fausto Coppi, Gino Bartali ed Alfonsina Strada. L’emozione aumenta e si scioglie in lacrime di gioia nel vedere l’Olimpo del ciclismo che si allontana come se dovessero tutti partire per una nuova tappa, quella dell’eternità che ne vede scolpiti i loro volti e le loro vite spese a rendere felici gli amanti del ciclismo e dello sport.
Buon viaggio postale cari Libero, Ercole, Vittorio e Felice e … grazie!
(foto credits Mimit – Ministero dell’Impresa e del Made in Italy)
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