MONDIALI | 16/10/2016 | 15:23 Peter Sagan, ovvero il campione del mondo per il quale sono ormai finiti gli aggettivi. «Diciamo che ho avuto un po' di fortuna, nella gara di oggi, perché sono stato l'ultimo a riuscire ad entrare nel ventaglio decisivo: prima di me erano entrati con grande tempismo mio fratello e Kolar. Peccato poi che Jurai, andando a prendere acqua per tutti noi, abbia perso contatto con il gruppetto. Ma ho avuto accanto a me Kolar che ha fatto un lavoro davvero straordinario. La volata? Sono stato fortunato perché Nizzolo, con molta correttezza, non mi ha chiuso alla transenna, così sono riuscito a passare e ho vinto alla grande. La rota? Erano talmente tanti gli sprinter nel gruppo davanti che non sapevo quale scegliere. Devo dire grazie a tutti, grazie ai compagni e ai numerosi tifosi che sono arrivati dalla Slovacchia».
Accanto a lui Michael Kolar regala una sola battuta: «Peter è il re, is the king. E sono orgoglioso di essere suo amico oltre che suo compagno. Lui, io e Jurai siamo cresciuti insieme. L'anno scorso abbiamo fatto qualcosa di incredibile, oggi ci siamo ripetuti. Cosa volete che vi dica? Siamo al settimo cielo».
Poi Sagan riprende la parola e manda all'aria le teorie di tutti coloro che in questi giorni hanno lavorato all'adattamento climatico: «La mia stagione è già stata abbastanza lunga, ho preferito restare a casa mia, a Monaco visto che anche li faceva abbastanza caldo. Sono arrivato qui nella notte tra mercoledì e giovedì e il giorno dopo praticamente l'ho trascorso tutto dormendo. Venerdì ho pedalato tre ore ed era già troppo, ieri un'oretta, non di più. Se pedali cinque o sei ore con questo caldo, ti cuoci».
La sua vigilia: «Perché avrei dovuto sentire la pressione? Io al massimo posso perdere o vincere, avevo solo bisogno di concentrarmi per una giornata. Così come adesso ho bisogno di riposarmi dopo una stagione lunghissima e in vista del 2017. Prenderò parte al gala dell'UCI ad Abu Dhabi, poi ci sarà il primo raduno della Bora Hansgrohe. Conoscerò alcuni compagni nuovi, ma in fondo non cambierà niente. Sarà necessario che io continui a pedalare per fare andare avanti la mia bicicletta… La maglia? Ne parlerò, ma voglio che resti bianca, pulita come quella di quest'anno».
Rilassato e gioviale come di consueto, Giulio Ciccone è arrivato al Tour of the Alps 2025 con la serenità di chi, finalmente, sta riuscendo a preparare il Giro d’Italia nella maniera ideale dopo annate di cambi di piano forzati. Guardando...
Le cinque fotografie del ciclismo? Il ciclismo in cinque fotografie? I cinque monumenti del fotociclismo? La borraccia (una bottiglia) tra Coppi e Bartali, o tra Bartali e Coppi, di Coppi o di Bartali?, Tour de France 1952, Col du Galibier,...
Sarà una corsa di livello assoluto, ancora una volta. Impegnativa, intrigante e incerta fino all’ultimo. Il Giro del Belvedere è una festa del ciclismo giovanile, con la sfida all’ultima pedalata tra il meglio del movimento italiano e i più forti...
San Lorenzo Dorsino è già pronta da qualche giorno al grande inizio del Tour of the Alps 2025, che scatterà oggi con una tappa di 148, 5 km con partenza e arrivo nella cittadina trentina. Ieri al Teatro Comunale è...
Amstel sfortunata per Pepijn Reinderink che ha riportato la frattura della clavicola sinistra dopo la caduta di cui è stato vittima. Il ventiduenne olandese della Soudal Quick Step, che correva la gara di casa per la seconda volta in carriera,...
Con il successo dell’allieva Anna Bonassi della Flandslove Fiorenzo Magni, si è conclusa la due giorni di Ponte a Egola organizzata dalla Ciclistica San Miniato e dalla Ciclistica S. Croce sull’Arno, denominata “Pasqualando”. Circa 1.000 i concorrenti della rassegna a...
Non perdona in terra di Toscana dove peraltro aveva già vinto a Castiglion Fibocchi (nella foto) in provincia di Arezzo, Nicole Bracco, classe 2011 (è nata nel mese di dicembre) brillante portacolori della S.C. Maderno. A Ponte a Egola in...
La seconda giornata di ”Pasqualando” rassegna che si può tranquillamente definire anche “Pasqua pedalando” si è aperta con la gara esordienti primo e secondo anno (partenza unica ai 76 atleti). Mattinata grigia sul circuito della zona industriale di Ponte a...
Poco dopo la conclusione dell'Amstel Gold Race, Mario Cipollini ha postato sui social una sua riflessione che offre un punto di lettura diverso della gara odierna: «Tra i tre davanti, Pogacar era l'unico ad aver disputato la Roubaix, anzi ad...
Sul volto di Mattias Skjelmose l'incredulità si è installata quasi fosse una maschera e sembra non volersene andare più. Il ventiquattrenne danese della Lidl Trek lo ripete una, due, dieci volte: «Non ho davvero idea di cosa sia successo...». E...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.