Sancirà ancora il battesimo della stagione ciclistica a venire, per la Campania intera, il Borgocross di Casertavecchia, l'antica classica del ciclopratismo casertano. Ed attribuirà anche i titoli regionali 2017 , in prova unica, per la disciplina.
E sarà, domenica 6 novembre, la 34 edizione di una gloriosa manifestazione che resta seconda per anzianità, negli almanacchi e nella cronistoria del cross nazionale, alla sola gara di Scorzè, in Veneto.
34 edizione, dicevamo, ed onore ai giovani dell' ASD Mtb Caserta guidati da Entico Pella e Sandro Iovanella che hanno saputo, nel 2014, ridestare con coraggio ed entusiasmo quel Borgocross d' antan, ideato nel 1978 dalla Ciclistica Giovanile Maddalonese di Amedeo Marzaioli e successivamente gestito, dal '91 a seguire, dall' Asd Borgocross Casertavecchia di Giovanni Altobelli ed Angelo Letizia, Pasquale Ventriglia ed Antonio Giordano, un nugolo di benemeriti appassionati, che si era fermato a malincuore nel 2008, per una vacatio immeritata....Di fronte alle difficoltà economiche ed istituzionali, e ad una sottolineata disaffezione del milieu commerciale e turistico locale.
Ma tant'è, le polemiche e le querelle perdono per distacco, se oggi salutiamo di nuovo un evento di ciclismo attuale, che resta totalmente devoto alla sua lezione passata e alla ambizione di elevare Casertavecchia ed il suo scenario intimo e romantico al centro del disegno del ciclocross nazionale.
Già teatro di tre Campionati italiani, di una prova premondiale professionisti, di quattro Campionati CentroSud, il Borgocross di Casertavecchia sciorina nella memoria un albo d' oro nobiltà. Dal valdostano Franco Vagneur al pugliese Vito Di Tano, da Maurizio Vandelli a Claudio Chiappucci, da Ottavio Paccagnella ad Antonio Saronni, il fratello maggiore dello stradista Beppe, dal laziale Fausto Scotti, quattro volte primo sulle nostre strade ed oggi responsabile del Settore Cross della Federazione, a quell' inossidabile protagonista irpino che è Michele Salza, una tempra di quercia fiamminga, che quest' anno correrà il suo 26. Borgocross....
In una scenografia magica, senza confronto al mondo, sotto il Castello ed il Duomo di una più distante stagione, sugli acciottolati delle stradine che scandiscono meglio i battiti del cuore, fra i tratturi dei campi ed i cortili privati, con il verde più in là, ed i volti degli atleti sporchi di terra... E chiamiatelo solo Borgocross, e tenetevelo stretto, quell' icona del cuore dove il ciclismo e Casertavecchia hanno, dal '78 a venire, stipulato un feeling vincente che solo i modesti di spirito hanno provato - inutilmente - a recidere.
Gian Paolo PORRECA
da ---'Il Mattino' ed. Caserta
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