Viviani, che ha vinto la 6 Giorni delle Rose di Fiorenzuola
(l’unica gara internazionale di ciclismo su pista di classe 1 Uci che si corre
in Italia) anche nel 2011 e nel 2015, non è l’unico atleta, tra quelli
che hanno messo al collo medaglie a Rio, ad aver corso in gare ufficiali al
Velodromo di Fiorenzuola.
Di questa speciale “squadra”, composta in partenza da più di sessanta atleti
visti in questi anni sull’anello del “Pavesi”, sono stati 15 quelli saliti sul podio nella rassegna a cinque cerchi, per un
totale di 17 medaglie.
Oltre a Viviani infatti, hanno conquistato l’oro anche Ed Clancy (primo nell’omnium di Fiorenzuola nel 2013), Owain Doull e Steven Burke (Gran Bretagna) nell’inseguimento a squadre,
specialità nella quale l’argento è andato all’Australia, che schierava anche Callum Scotson e Sam Welsford. Nell’omnium vinto da Viviani poi, Mark Cavendish (secondo) ha conquistato
gli europei della corsa a punti nel 2005 a Fiorenzuola, mentre il danese Lasse Norman Hansen (terzo) a
Fiorenzuola ha fatto sua la corsa a punti di classe 1 Uci nel 2013. Bronzi a
Rio anche per i velocisti francesi Gregory
Bauge e Michael D’Almeida nella
velocità a squadre e per il danese Casper
Von Folsach e Casper Pedersen nell’inseguimento a squadre che comprendeva anche Hansen.
In campo femminile invece, oro per la britannica Elinor Barker nell’inseguimento a squadre e due medaglie d’argento
per la statunitense Sarah Hammer, nell’inseguimento
a squadre e nell’omnium, specialità dove terza si è piazzata la belga Jolien D’Hoore.
“Elia Viviani ha fatto
vivere a tutti gli sportivi italiani una serata davvero magica – dice Gaetano Rizzuto, presidente del
Velodromo di Fiorenzuola -. Per noi, che
lo abbiamo avuto come grande protagonista dell’ultima 6 Giorni delle Rose, solo
tre settimane fa, è stata una gioia immensa oltre che un ulteriore motivo
d’orgoglio: lo aspettiamo l’anno prossimo per celebrarlo nella 20^ edizione
della 6 Giorni. In questi anni lo abbiamo osservato crescere, ben guidato dal
ct Marco Villa, un altro grande amico di Fiorenzuola, fino a questa grande
soddisfazione per entrambi. Complimenti a loro e a tutti gli atleti che, dopo
aver corso nel nostro Velodromo, quest’anno erano in gara a Rio e hanno messo
al collo una medaglia in quello che è l’appuntamento più importante di tutti”.
Grande gioia anche per il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi: “L’oro conquistato da Elia Viviani dà lustro anche a Fiorenzuola e a
tutta la provincia di Piacenza – spiega -, visti i suoi frequenti trascorsi nel nostro Velodromo. Ovviamente la
sua vittoria ci ha fatto enormemente piacere, confidiamo in un futuro prossimo
di poterci complimentare con lui, di persona, a Fiorenzuola, anche perché ci
piacerebbe vedere dal vivo la sua splendida medaglia. Mi piace pensare che il
Velodromo di Fiorenzuola gli abbia portato fortuna per Rio. Un grazie
grandissimo va all’Asd Florentia e a tutti i volontari che ne fanno parte, perché
è grazie a loro che, organizzando la 6 Giorni delle Rose, il nome di
Fiorenzuola fa il giro del mondo”.
Per Giovanni Compiani, che dopo due mandati da sindaco di Fiorenzuola ricopre ora il ruolo di coordinatore della 6 Giorni delle Rose, “l’oro olimpico di Viviani, così come le medaglie ottenute in questa edizione dei Giochi da diversi atleti che hanno partecipato negli anni alle nostre gare, conferma come a Fiorenzuola il livello sia sempre molto alto. Claudio Santi, nel 2013, ha avuto la lucida intuizione di ripensare la 6 Giorni in virtù della riforma Uci del ciclismo su pista, inserendo le gare di classe 1 tra quelle della tradizionale gara a coppie. Questo fa sì che, ogni anno, i più forti pistard del mondo vengano da noi per cercare i punti necessari per partecipare a Mondiali e Olimpiadi, offrendo uno spettacolo di altissimo livello tecnico”.
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