GATTI&MISFATTI. IL CALVARIO DI KRUI, IL ROSARIO DI VINCENZO

GATTI&MISFATTI | 27/05/2016 | 18:20
di Cristiano Gatti    

Voglio dirlo subitissimo: secondo me, se Krui non fosse caduto scendendo dal Colle dell’Agnello, avrebbe stravinto il Giro. Magari lo vincerà lo stesso, ma adesso è molto dura. In ogni caso, la sua sconfitta sta in quella caduta. Nemmeno sotto tortura però pronuncerò la parola sfortuna: la caduta è errore, imperizia, lacuna. Quanto poi alla bicicletta in avaria, per piacere non facciamo troppo gli sportivoni: quando si è rotto il cambio di Nibali, non mi sono nemmeno sognato di dire che era colato a picco per quello. I guasti tecnici sono effetti collaterali e secondari, in queste tappe favolose. La sostanza, l’arrosto, la polpa, è tutto merito e demerito dei corridori.
E allora diciamolo: Krui paga una caduta – un suo errore – e manda all’aria un capolavoro. Senza quell’errore, la sua cavalcata non aveva denotato cedimenti neppure stavolta: tranquillo sul Colle dell’Agnello, tranquillissimo in vista del finale.

Che poi la sua rincorsa si sia tramutata in un calvario, perché rimasto solo, non mi tocca le corde della compassione: finora aveva sempre trovato per strada alleati – diciamo così – preziosi, mentre Nibali era sempre rimasto solo, nelle sue rincorse. Se per un giorno cambiano le congiunzioni astrali, poche lagne: un giorno a me e un giorno a te. Questo è lo sport. Questa è la vita.

E finalmente veniamo a Nibali. Come vogliamo definirlo, stratosferico? Direi prima di tutto che se non è ancora pronto per strapazzare Krui in salita, è a dir poco spaziale nello sfruttare il jolly che gli capita tra le mani. Questa è stoffa, nient’altro che stoffa. I treni passano poche volte, bisogna saperci saltare sopra alla svelta. Nibali è maestro. E lo è soprattutto dopo, quando comprende pure che Chaves sta raschiando il fondo. È  capolavoro. Nel suo Giro più complesso, nel suo periodo più nero. Da un punto di vista emozionale, si può parlare di giornata perfetta. La madre di tutte le giornate. Per specificare: questa non è l’impresa dell’ultimo Tour, concepita e ricamata con la benevolenza dei big di classifica, dopo che lui ne era uscito. Questa è vera, perché agli altri proprio non andava a genio vederselo andare via da solo. Chiedere proprio a Chaves, chiedere soprattutto a Valverde.

Se mai, alla magia emozionale, potrei aggiungere un paio di considerazioni più prosaiche (non oso dire tecniche: qui, con tutti questi talebani dei watt, bisogna andarci piano a parlare di tecnica). Le butto lì, come elementi di riflessione. La prima: finalmente libero di testa – liberato dalla sconfitta – Nibali ha ritrovato il suo se stesso. Sereno, coraggioso, cattivo. La seconda: mi pare che tra tutti quanti, lui ancora una volta dimostri di reggere meglio le vertigini dei tremila metri, dove respirazioni, circolazioni, pressioni e metabolismi vanno in giostra. No, i tremila non sono proprio per tutti. La terza: il Giro sta finendo, le spie dei consumi cominciano ad accendersi. Mentre gli altri calano, casualmente Nibali va in crescendo. Questo, da sempre. Voglio vedere chi può negarlo. Dirò di più: negli ultimi anni non ho mai visto un fondista di questo livello.

Caro Vincenzo, grazie di tutto. La giornata francese ti ha offerto un pubblico troppo striminzito per una tale grandezza. Mi sarebbe piaciuto vederti così tra le folle delle Dolomiti. Ma non importa: gli assenti hanno sempre torto. I francesi non ci considerano. Non sanno quello che si sono persi. Quanto al tappone decisivo, vai tranquillo: tutto quello che arriverà, sarà un di più. Ma non è dovuto. Sono sicuro che Rosario, sulle salite celesti, è già felice così.
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COMMENTI
Quali alleati?
27 maggio 2016 18:41 Piciaro
Direttore nell\'articolo e mi trova d\'accordo su tutto tranne che su una cosa: che aiuti ha trovato in lungo e in largo Krujisik in questo Giro? Si è sempre arrangiato !!! Erano gli altri che non ne avevano per attaccare! E la formazione della Jumbo è risultata patetica (salvo il buon Battaglin). Nibali solo come un cane? Ma se ha la squadra più forte! Comunque da italiano spero che domani Nibali vinca tutto.

impresa?
27 maggio 2016 18:48 spaccabici
I mediocri di ieri sono diventati oggi così fuoriclasse che oggi Nibali é stato addirittura stratosferico. Sulla salita a Risoul nel gruppetto Nibali c\'è stato Ulissi fino ai meno 4 che evidentemente è stato ipermegasuperman se é riuscito a rientrare su Nibali stratosferico. Per non parlare di Nieve. E poi che fondo incredibile, é addirittura riuscito a fare una piccola differenza sul mediocre Chávez dopo 155km di tappa. Ma di cosa stiamo parlando? Sono contentissimo per Nibali, ho esultato come un pazzo e mi ha dato gioia. É stato bravo, astuto e tenacissimo. Ma non direi certo stratosferico. Altrimenti lo é stato anche Demare alla san remo e Van Summeren alla roubaix 2011. É stato bravo a sfruttare una situazione fortunosa, la stratosfera é un\'altra cosa. Ma forse il problema sta negli occhi di chi guarda, che vede solo tragedie greche (se il preferito non vince anche se magari sono stati più bravi gli altri) o imprese omeriche (quando il preferito vince anche senza fare granché). Io sono tifoso di Nibali e mi aspetto solo che dia il massimo, non che vinca sempre. Oggi ha dato il massimo e ha vinto, gli altri giorni ha dato il massimo e non ha vinto. Non è il caso di fare tragedie (ne scrivere poemi omerici).

Spaccabici
27 maggio 2016 19:40 ArdaTuran
Io 53 secondi non li definirei piccola differenza, sono d\'accordo che gli avversari non siano un granché, ma penso che Vincenzo avrebbe staccato anche un Kruijswijk sano oggi

Neppure adesso siamo capaci di esaltare Nibali?
27 maggio 2016 20:33 runner
Ma possibile che noi italiani non siamo mai capaci di esultare come si deve per Nibali? Neppure quando, come oggi, stravince e dimostra una forza d'animo esemplare?
Ma cosa deve fare questo ragazzo per entrare nel cuore dei tifosi? Non basta tutto quello che ha vinto finora?
Di sicuro Nibali non salirà alle cronache per aver toccato il sedere alle miss (Sagan) o per aver preso a cazzotti un avversario (Cipollini)ecc.
Eppure tanti italiani preferiscono questi personaggi.
Io, invece, preferisco l'educazione e l'umiltà di Vincenzo. E la sua classe, condita da una forza di volontà eccezionale. Un combattente, vero esempio per tutti.

Runner
27 maggio 2016 21:10 Piciaro
Io tifo Nibali... Ma l\'educazione a livello mediatico ce l\'ha solo quando vince. Vatti a rivedere le interviste dei gg scorsi. Mi dirai che era stanco che è comunque un uomo etc...ma il campione si vede a 360 gradi. Anche quando le cose vanno male. Ha avuto stteggiamenti da \" sberle\".

QUANTO E' DIFFICILE METTERE DACCORDO TUTTI
27 maggio 2016 22:19 ewiwa
Leggo dei commenti incredibili, qualcuno evidentemente si è addormentato davanti alla tv ed ha sognato.Cosa deve fare un corridore per dire che ha fatto una bella impresa?
Io troverei un neo nella corsa di oggi di Nibali: sarebbe partito due km prima era oggi in maglia rosa.

Il vero vincitore di oggi. ..
27 maggio 2016 22:23 Girobaby
È Michele Scarponi. ..Tutti abbiamo visto la TV. Come la maglia rosa virtuale ce l\'ha Kruijswijk. ..dobbiamo essere realisti, Kruijswijk a parte la caduta è sceso 2 volte dalla bici per guasti meccanici, poi essendo da solo si è demoralizzato. ..Invece Nibali aveva Scarponi e Chaves. ...le Tappe passate ci hanno fatto capire chi sono i migliori in questo Giro. ..Vincenzo dovrebbe provare a giocare al Superenalotto. ....

Un sospetto
27 maggio 2016 23:31 pickett
Sarà stato mica Gatti quello che ha bruciato il pupazzo di Marquez al Mugello?Vista la sua assoluta mancanza di senso sportivo e di obiettività...Concordo solo sulla mancanza di pubblico.Ai francesi del Giro non frega assolutamente nulla,non sanno neppure cosa sia;oggi la nostra corsa ha subito una vera umiliazione.

@Girobaby
27 maggio 2016 23:56 teos
Non è che se continui a scrivere in ogni articolo, come fai da praticamente inizio Giro, che Nibali è la persona più fortunata di questo mondo, poi ci convinciamo magicamente tutti che in verità egli sia davvero tutto "mazzo" e zero gamba eh.. Ma quando Nibali era debilitato dai problemi di salute gli alibi che dispensi per Kruijswijk dov'erano? Quando Nibali perdeva secondi preziosi nella cronoscalata per la rottura del cambio (che per inciso potrebbero risultare anche decisivi in un testa a testa così serrato) questa parola così abusata - sfortuna - dov'era? Nessuno nega che l'olandese sia stato sfortunato, ma o si è intellettualmente onesti e si dice che tutti a ruota hanno goduto di situazioni favorevoli e sofferto momenti più duri (perché diciamocelo, facile fare corsa regolare senza praticamente dover mai rintuzzare i continui attacchi degli altri come è capitato a Kruijswijk), oppure meglio non menare in ogni articolo la solita solfa dell'italiano brutto, scarso e sfacciatamente baciato dalla fortuna e dello straniero bello, forte ma sfigato oltre ogni limite della decenza.

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