GIRO 2001. Nessun risarcimento, lo Stato paga le spese

GIUSTIZIA | 11/04/2016 | 12:24
Ricordate lo scandalo doping del Giro 2001, quello che ruotava attorno al medico patavino Enrico Lazzaro? Nel settembre 2005 i 19 imputati erano stati assolti dal Tribunale monocratico di Este dalle accuse di frode sportiva, ricettazione e uso di sostanze dopanti. Decisiva allora fu la non ammissione di 400 ore di intercettazione audio e video (24 videocassette) che riprendevano i clienti-ciclisti nello studio del medico di Montegrotto per comperare sostanze dopanti.
Avvocatura e Ministero dell'Economia avevano chiesto ai 19 imputati un risarcimento di due milioni di euro, lamentando un grave danno per il calo delle scommesse sportive. Ma il primo grado di giudizio è stato favorevole ai corridori , così Avvocatura e Ministero hanno rinunciato a presentare appello. Di fronte a questa rinuncia, la Corte d'Appello di Venezia ha condannato il Ministero dell'Economia a far fronte alle spese processuali, quindi in pratica lo Stato dovrà pagare a se stesso le spese legali.
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