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«Nel 2009 ho corso per la Lampre, l’anno successivo quando difendevo i colori della ISD è scoppiato il caso e sono stato un mese senza correre. Ho dovuto affrontare tre processi e sono stato assolto in tutti e tre i casi. Ci tengo a ringraziare gli avvocati Ferroni di Monsummano Terme e Azzaroli di Firenze. Non avevano nessuno prova contro di me, non mi hanno mai trovato positivo, ero pulito. Qualcuno doveva dire subito che non c’entravo con questa brutta storia. Ho vissuto momenti difficili, avendo anche due bimbi da mantenere, che oggi hanno rispettivamente 7 e 4 anni, nessuna squadra mi ha voluto per questa faccenda o mi ha chiesto di portarmi uno sponsor. La bici ormai è appesa al chiodo. Mi guadagno da vivere facendo il giardiniere con mio padre».