VIVIANI&CECCHINI. Una festa per due

PROFESSIONISTI | 28/11/2015 | 10:03
Per la sua semplicità, la disponibilità e la sportività la coppia azzurra formata dal veronese Elia Viviani e dalla friulana Elena Cecchini è diventata un simbolo per tanti giovani che si avvicinano al ciclismo perché trovano in lei quelli che sono i veri valori della vita e dello sport. I due atleti, che si stanno preparando ad affrontare la nuova stagione agonistica che culminerà con le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, sono stati festeggiati nel Castello di Bevilacqua, in provincia di Verona, in occasione della festa preparata dal "Fans Club Elia Viviani" presieduto dal mitico e vulcanico Agostino Contin, patron del Prestigio d'Oro-Fiera del Riso di Isola della Scala.
 
E' stata una cerimonia molto bella e significativa durante la quale i due corridori hanno potuto incontrare i sostenitori e festeggiare con loro i successi. Tra loro il presidente della Federciclismo del Veneto, Raffaele Carlesso, gli ex professionisti Renato Giusti, Attilio Benfatto e Nicola Minali, l'ex presidente della Federciclismo di Verona, Giuseppe Degani e gli amici sponsor.
 
Prima di ricevere i numerosissimi premi Elia ed Elena hanno tracciato il bilancio della passata annata ed illustrato quelli che saranno i principali obiettivi della prossima.

«Le mie vittorie quest'anno sono state otto - ha raccontato il corridore scaligero - e se devo scegliere le più belle sono state quella nella seconda tappa del Giro d'Italia (Albenga-Genova) che inseguivo da tempo ma anche le due in quelle dell'Abu Dhabi Tour. Il 2015 è stato l'anno migliore da quando sono tra i professionisti e la mia fortuna è quella di appartenere ad una squadra come la Sky che la pensa come me su tutto; dal modo di come prepararsi e affrontare le gare».
«Purtroppo - ha proseguito Viviani - ho avvertito un certo calo nella parte finale del Giro d'Italia e penso di aver perso qualche importante occasione per incrementare il numero delle vittorie. Anche ai Mondiali non sono stato fortunato e nel finale di gara ho commesso l'errore di muovermi prima del tempo. Ad ingannarmi è stato quello di aver visto i nomi più importanti attaccare. Ma non tutti i mali vengono per nuocere e da questa situazione ho tratto importanti insegnamenti per il futuro».

Alla domanda quali saranno gli obiettivi del 2016 Elia ha risposto: «E' il secondo anno importantissimo; dopo il 2012, perché culminerà con le Olimpiadi, il coronamento del sogno di una vita che inseguo da quando ero bambino. C'è anche il Giro d'Italia ma anche le classiche a cominciare dalla Milano-Sanremo. Sarà un'annata il cui pensiero dominante sarà quello delle Olimpiadi».
 
Viviani si è poi dispiaciuto di non poter aderire all'invito rivolto nei giorni scorsi da Raffaele Carlesso di partecipare alla cerimonia delle premiazioni del ciclismo veneto in programma nel primo pomeriggio di sabato 28 a Campodarsego (Padova). «Mi dispiace tantissimo - ha detto il corridore - ma nello stesso giorno mi aggregherò alla squadra per partecipare alla ricognizione dei percorsi del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix e subito dopo ci trasferiremo a Palma di Maiorca per iniziare la preparazione. Mi dispiace davvero. Sarà per la prossima volta».

Sulla stessa lunghezza d'onda la fidanzata di Elia e campionessa italiana, Elena Cecchini. «Senza nulla togliere alla maglia tricolore - ha detto l'azzurra - quest'anno spero di poterne indossare un'altra importante ma non posso dimenticare che ho affrontato il Giro d'Italia con quella stupenda casacca rossa-bianco e verde che rappresenta il nostro Paese e vi posso garantire che è stata una grande emozione poterlo fare».

L'atleta friulana ha poi precisato che le recenti vacanze trascorse a Rio con Elia sono state un momento importante per assaporare l'aria di quella città ma anche «per conoscere più da vicino il percorso che sarà affrontato in occasione delle gare su strada alle Olimpiadi».

«Mi è sembrato piuttosto duro ed impegnativo - ha proseguito Elena - e per noi donne non è uno facile; ma io farò tutto il possibile per essere al top. Le gare di un giorno sono quasi sempre una sorpresa e farò in modo che i tecnici della nazionale abbiano fiducia in me ed io possa ripagarli dando tutto il meglio di me stessa».
 
Elia ed Elena da qualche giorno si sono trasferiti nella nuova casa di Oppeano (Verona), città natale dell'azzurro. «Ormai sono di casa nel Veneto e mi sono allenata su percorsi diversi da quelli del Friuli. La nuova nostra abitazione è bellissima - ha concluso la campionessa italiana - ma abbiamo avuto solo pochi giorni per potercela godere. Elia in questi giorni partirà con la squadra mentre io sarò in Friuli per partecipare alle premiazioni del ciclismo della mia regione in programma sabato 28 e poi iniziare la preparazione. Il tempo che abbiamo per stare insieme è davvero poco».
 
Cecchini ha concluso la propria intervista dedicando belle parole ad Elia. «Lui  è bravissimo ad affrontare le difficoltà e riesce a trasmetterlo anche a me e penso che sia nello sport che nella vita insieme faremo cose importanti».
 
A fine cerimonia poco dopo la lunghissima serie di fotografie ad Elia è stato chiesto quando sono previste le nozze e lui ha risposto: «Sono in molti a chiedercelo ma per ora non ci pensiamo. Poi si vedrà».
 
A porgere il benvenuto agli ospiti è stato il presidente del "Fans Club Elia Viviani", Agostino Contin che ha ricordato quanto belli siano i momenti che i tifosi vivono quando possono state insieme ai loro campioni. «Elena non la conosco da molto e ho subito capito che è una brava ragazza - ha detto Contin che si è messo già al lavoro per la 21^ edizione del Prestigio d'Oro-Fiera del Riso di Isola della Scala - ma Elia lo conosco da sempre. Non posso dimenticare quando la signora Gina (nonna di Viviani) con la sua 'Fiat Panda' bianca lo portava in giro per partecipare alle gare da giovanissimo. Sono ricordi scolpiti nella mente che non si dimenticano e confermano come da un albero buono nascono sempre buoni frutti. Le conferme arrivano anche da i fratelli del nostro campione che sono impegnati sia nel ciclismo che nel calcio. Grazie per quello che fate e per l'esempio che date alle famiglie e ai giovani».
 
«Fare festa ai campioni è sempre bello - ha detto Carlesso - e se poi si tratta di Elia Viviani è stupendo. Guardandolo mi viene in mente il grande corridore belga Patrick Sercu che si dedicava a tutte le attività dalla strada a quella su pista, proprio come sta facendo ora lui. Alle sue spalle ci sono una stupenda famiglia, un grande team e tecnici molto preparati. Un ringraziamento sentito lo rivolgo alle società che lo hanno seguito sin da giovanissimo e hanno creduto in lui. Il mio augurio è quello di poterlo festeggiare il prossimo anno con una vittoria importantissima».
 
Alla cerimonia sono intervenuti anche tre giovani promesse del pedale scaligero Carlo Alberto Giordani, Riccardo Minali ed Attilio Viviani. La festa è stata realizzata con la collaborazione di un "pool" di amici e sponsor come la ALE' di Alessia Piccolo, la DMT, la Feltre Traslochi del Cav. Giampaolo Negretti, il Castello e la Villa di Bevilacqua di Roberto Iseppi e la Emme B.

Francesco Coppola
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