Con questa giornata di festa sociale archiviamo la 48° stagione di ininterrotta presenza nel panorama ciclistico della Brianza milanese e ci apprestiamo, con immutata passione ad avvicinarci al prestigioso traguardo del 50° dalla fondazione.
Mi sento orgoglioso di tutti voi qui presenti ma un pensiero lo debbo rivolgere in primis a chi ci ha preceduti in questa bellissima avventura che in questa stagione ha rivisto le nostre maglie sociali nella categoria Juniores, una presenza che sarà confermata anche nella prossima stagione grazie all’impegno dei genitori dei nostri ragazzi, genitori che saluto e ringrazio con grande affetto e gli Sponsor : Eurosyn, Circolo Famigliare Bettolino Freddo, Ristorante Civico Zero, Garden Longoni e Kuadritek. Un ringraziamento particolare al direttore sportivo Tino Conca che ci ha guidati sapientemente nel delicato settore degli juniores.
Queste le parole pronunciate dal presidente della SC Bettolino Freddo, Gesualdo Russomanno che ha ricordato i tanti corridori che hanno vestito in questi 48 anni la maglia della Bettolino Freddo e, tra loro, anche l’attuale Commissario Tecnico della Nazionale Femminile, Edoardo Salvoldi oggi, per la prima volta assente a questa festa annuale perché impegnato nel convegno dei DS a Salsomaggiore e al quale i presenti hanno rivolto un applauso prolungato che ha commosso il padre. Eugenio, (stimato Giudice di Gara FCI), presente alla festa nelle vesti di Socio Fondatore dell’A.S.D. SC Bettolino Freddo come anche Valter Cozzaglio attuale presidente del CP-FCI di Milano. Poi la festa è entrata nel momento più importante, quello dedicato alla consegna del Premio “Una Vita per il Ciclismo”, riconoscimento che viene assegnato ogni anno dalla SC Bettolino Freddo, a Persone o Istituzioni che si sono messi in luce per particolari meriti e per il loro contributo alla pratica e allo sviluppo dello sport del Ciclismo.
Il Premio, giunto alla 33° edizione è stato assegnato a Gino Turati, classe 1935, dal 1952 sempre tesserato per la SC Salus Seregno, prima come atleta poi come dirigente in vari ruoli, è noto per le sue doti umane e di Tecnico esperto.
Simpatico un anedoto rivelato dal moderatore Alessandro Brambilla ricordando il soprannome di questo grande uomo di ciclismo : “Lambretta” dal nome dello scooter che usava per seguire le corse e assistere i numerosi corridori della sua Salus Seregno. Un impegno però, ha sottolineato Brambilla, che più volte lo induceva a dare una mano a qualche corridore avversario come passare una borraccia o aiutarli a rimettersi in sella dopo una caduta, azioni che lo hanno reso un grande personaggio tra i giovani atleti, i loro famigliari e gli sportivi tutti. Ed oggi a 80 anni compiuti, Gino Turati è ancora tanto vicino e tanto innamorato di questo sport un amore, ha sottolineato Turati che viene però a ruota di quello per mia moglie che resta il primo amore. Cosa mi manca nella vita?...Dopo un lungo sospiro Turati ha candidamente ammesso che gli manca tanto la Lambretta ma anche la…gioventù.
E come dargli torto, una simpatia che ha coinvolto gli astanti che lo hanno applaudito dicendogli anche “Tieni duro Gino” mentre lui ammirava lo splendido quadro simbolo del Premio “Una Vita per il Ciclismo”. E prima del classico rompete le righe il Presidente Gesualdo Russomanno ha presentato il Consiglio direttivo della SC Bettolino Freddo 2016 :
Presidente Onorario – Flavio Campana; Presidente, Gesualdo Russomanno; Vicepresidente, Rolando Pagani; Segretario, Luigi Longoni; Consiglieri, Giovanni Vitali, Giovanni Licursi, Davide Campana; Luigi Gattoni, Valter Cozzaglio, Walter Mantegazza, Mario Zattarin, Alberto Panontin e Luigino Scantamburlo. Responsabili Facebook, Giovanni Licursi e Samuele Pozzi.
Vito
Bernardi
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