"Scherzi a parte - sorride il toscano - se facevo un po' meno piazzamenti e qualche vittoria in piu' invece dei soliti terzi, quarti, quinti, sesti posti sarebbe stato meglio".
Approdato alla corte di Locatelli e Tironi assieme al fratello Niko in questa stagione, il figlio d'arte (il padre Federico è stato un professionista negli anni Novanta e Duemila) è decisamente una garanzia negli ordini d'arrivo. Tra i corridori sempre piazzati, una grande costanza e una grande forza d'animo. "Si devo ammettere che sono sempre presente - continua Niko - a livello nazionale. Ed ora tengo molto di più anche nelle corse impegnative, non solo i classici circuiti ma le competizioni importanti di caratura nazionale o internazionale, che arrivano a 160, 170 km. Cosa manca al mio sprint perché si trasformi in vincente? Una piccola spinta, una piccola forza in più negli ultimi 150 metri. Arriverà anche quella. Ci sto lavorando. E da qui al prossimo anno i piazzamenti voglio si trasformino i vittorie. Anche perchè sto terminando il terzo anno, il primo anno da under 23 non lo conto, ho perso tempo e preparazione a causa di una fastidiosa mononucleosi. Ma da questo febbraio non esco mai dai dieci. A meno che non succeda che cada o ci sia qualche inconveniente tecnico dell'ultimo istante".
Un consiglio arrivato da papà Federico. "Mio papà mi ha insegnato che nelle volate bisogna essere istintivi, di non star troppo a pensare. Ecco se fossi più istintivo potrei raccigliere maggiori risultati. Anche su questo ci sto lavorando. Intanto dopo una infinità di piazzamenti un mese fa a Canosa è arrivata la prima vittoria. E da qui a fine anno, con settembre e ottobre, ci sono molte gare alla mia portata. percorsi ondulati, impegnativi che fanno al caso mio" termina Niko Colonna. Intanto il team domani correrà a Castelletto Cervo nel biellese e a Turbigo nel milanese domenica.
comunicato stampa
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.