Sarà la volta buona?
«Me lo auguro di cuore. Personalmente come amante della pista e come comitato siamo felici e orgogliosi che tra i soldi stanziati per CityLife sia stato pensato a un budget per far ripartire il Vigorelli. La realizzazione di un palazzo coperto sarebbe stato il top ma per il momento ci accontentiamo della ristrutturazione della pista e della sua copertura».
Come pensate di rivalutarlo?
«Prima dell'estate ci piacerebbe organizzare un grande evento di livello internazionale per valorizzare quanto fatto. Pensiamo sia una bella idea sia per il prestigio dell'impianto che per la città e per l'evento stesso, sarà un'occasione preziosa per ricordare a tutti che questo velodromo è un patrimonio della storia del ciclismo e di Milano, non può essere ritenuto importante solo perchè nel '65 ci hanno suonato i Beatles».
Essendo una pista di 400 mt che attività vi si potrà svolgere?
«Come Comitato Regionale ci attiveremo per mettere in piedi una scuola di ciclismo come quella già attiva a Montichiari, che abbia uno scopo soprattutto promozionale. Essendo una pista lunga con le curve ripide obiettivamente non è il massimo per far imparare i bambini ma troveremo il modo per sfruttare la parte bassa per i piccoli mentre nella parte alta gireranno i grandi dando l'esempio e stimolando chi si avvicina per la prima volta alla pista. Insomma cercheremo di sfruttarlo al meglio per quello che si può».
Evitando gli errori commessi da chi vi ha preceduto...
«Sì, dovremo lavorare con attenzione sfruttando al meglio l'impianto così come è stato ripensato. Come Lombardia ci vantiamo di essere la regione con l'attività giovanile più in crescita dal 2006 a oggi. I numeri ci danno ragione, la nostra politica sta dando i suoi frutti quindi siamo convinti di star operando nella direzione giusta e siamo fiduciosi anche per questa sfida».
Avete in mente un centro polifunzionale?
«Da poco è cambiato il Consiglio Regionale del CONI, con il presidente Oreste Perri definiremo quali altre discipline possono essere coinvolte. Un tempo c'era una presenza importante della boxe, di sicuro altri sport potrebbero essere interessati ad avere una presenza al Vigorelli e potrebbero aiutarci a farlo rivivere come un tempo. L'importante è non disperdere i contributi stanziati, sfruttarli al meglio e organizzarci per bene. Di sicuro il ciclismo sarà l'attività principe del nuovo Vigorelli ma collateralmente dovremo contare sulla sinergia con le altre federazioni».
Giulia De Maio